martedì 4 giugno 2013

giorno 3354

La noia è proprio una brutta bestia.
Ieri sera avevo finito di leggere tutti gli elementi dell'OldReader, l'aggregatore rss che uso da quando Google Reader sta per essere messo in pensione. Anyway mi son ritrovata a chiedermi: che faccio adesso? Poi mi sono ricordata che non leggevo da un po' D repubblica, così sono andata a curiosare sul sito. Mi sono imbattuta in un articolo che parlava di un sito d'incontri dell'Era Noemi Letizia 2.0, ovvero giovani donne ambiziose che cercano facoltosi vecchi bavosi da cui farsi mantenere(ovviamente la descrizione sul sito è più infiocchettata).
L'ho detto subito al biotecnologo, che: "si ma dai sarà una trollata non posso credere che sia una cosa seria".
L'unico modo per scoprirlo era: registrarsi!
E così sono diventata in men che non si dica in un'avvenente studentessa 25enne romana amante del sesso a 2 o anche più persone. Il biotecnologo voleva iscriversi come Paperon De Paperoni ma poi ha realizzato che era forse troppo sgamoso.
Ora veniamo alle grandissime delusioni di questo sito d'incontri per giovani donne arrampicatrici sociali e vecchi facoltosi bavosi e viscidi: non ci sono né le giovani donne (età media 45 anni, nessuna sorride per non mostrare le rughe o forse perchè il botox glielo impedisce) né i vecchi facoltosi. I bavosi e viscidi invece sì, eccome se ci sono.
Essendo l'unica 25enne ovviamente sono stata assalita dai piranha della chat.
Attimi di panico, sono passati anni ormai da quando, due blog fa, gestivo un'attività di dileggio di porci-con-la-webcam parallela a quella di cambiapusher su giovani.it. Ero giovane, per l'appunto.
Comunque mi ritrovo 'sto tizio in webcam.
Io mi rifiuto di avere la webcam, mi ritrovo sola in casa con i bigodini in testa, la maschera verde in faccia e le due fette di cetriolo sugli occhi e in quel momento arriva la videochiamata su Skype?! MA ANCHE NO! Comunque... questo tizio, che si inquadra la felpa della tuta e non la faccia, si è già capito dove vuole andare a parare. Inizia a massaggiarsi il pacco, si toglie la felpa e mette il lardello di sugna all'aere e via anche le mutande. L'antisesso fatto persona, ça va sans dire.
"OK CONDUCI TU IL GIOCO FACCIO CIO CHE VUOI".
Mai dire una cosa del genere ad una veterinaria sottopagata e frustrata dai rapporti umani e talvolta a rischio Raptus-di-Cogne. Mai. Mai. Mai.
Fatto sta che questo cretino si è ritrovato a spremersi mezzo limone sul pisello, giulivo e felice di fare una cosa così eccitante (?!). Io speravo bruciasse da morire invece sono rimasta molto molto molto delusa... vorrà dire che la prossima volta proverò l'acido muriatico.

lunedì 3 giugno 2013

giorno 3353

Sabato notte al lavoro. Ore 3.
Rumori fuori dalla porta. Dormiveglia. Qualcuno parla al telefono a voce alta proprio davanti alla parete a vetri della stanza in cui dormo.
"Cosa dovrei fare? venire a vivere a Ivrea con te? Di cosa vivo? dei soldi che ho fatto a Ibiza? Quei soldi che mi bastano per andare avanti un mese...e poi? di cosa vivo? E allora? Lo so che sei stata con un altro. Vogliamo finirla qui? Vogliamo finirla così? Ci lasciamo?... ma io TI AMO! TI AMO!".
Suonano il citofono. Una, due volte, con insistenza. un'urgenza. Mi figuro il gatto investito e spiaccicato, il cane in fin di vita. Mi si stasano le coronarie, balzo in piedi, rispondo al citofono ma nessuno mi risponde. Allora corro alla porta, apro, chiedo che è successo.
Al cancello c'è l'australopiteco scoppiato con il cellulare in mano: "hemmmm...scusami...non mi ero accorto di essermi appoggiato al citofono".
"TESTA DI CAZZO, SEI PROPRIO UNA TESTA DI CAZZO!".
E se potessi stilare una lista delle persone da escludere dalla riproduzione e da sottoporre a castrazione tu saresti in cima alla lista.
Tornata a dormire però mi sono messa a ridere da sola ripensando a quella barzelletta in cui un ragazzo e una ragazza escono a cena e poi davanti alla porta della casa di lei c'è un po' di tira e molla perchè lei gli vuole fare un pompino ma lui è un po' preoccupato che i genitori li possano scoprire. E propio allora il padre di lei risponde al citofono: "Maria, sali e faglielo questo pompino, che almeno la smette di stare appoggiato al citofono!".

Le scarpe figherrime ordinate su Zalando la scorsa settimana le ho fatte spedire a casa del biotecnologo, che giusto mezz'ora fa mi ha scritto si Skype che il pacco è giunto. Visto il precedente gli ho detto di aprire il pacco per controllare che avessero spedito le scarpe giuste e del numero giusto.
Ha aperto in direttissima:

Ho urlato. Ma non di piacere. No. Era più un misto disperazione-rabbia-frustrazione-raptusomicida-sconforto di vedere che il mondo è popolato di deficienti incompetenti incapaci di ficcare in una scatola una scarpa destra e una scarpa sinistra dello stesso numero per poi spedirle alla persona che le ha ordinate.
Sul serio. E' davvero così difficile? ma c'hanno i macachi al reparto spedizioni?
Sono basita.
Mai più Zalando.
Mai più.