lunedì 28 gennaio 2013

Cronache di (quasi) una settimana sottozero:giorno 4.

Il mercoledì abbiamo deciso che con o senza neve avremmo sciato. Per fortuna non c'erano più state sostanziali nevicate e il cielo era sereno e limpido.
Io ho fatto la mia solita colazione light a base di cioccolato.
Pronti e armati di sci abbiamo preso lo skibus per Campitello. L'autobus era tanto pieno che non c'era bisogno di reggersi. Credo fossimo prossimi alla massa critica e all'apertura di un buco nero. Ad ogni curva si alzava un "OOOOOOOHHHHHHHHHH!!!!" generale. Direi che tutto sommato sia stata un'esperienza divertente. Probabilmente si sono divertiti meno gli sciatori delle fermate successive che non sono potuti salire a bordo.
La navetta ha fatto fermata alla funivia che porta a Col Rodella. Abbiamo preso gli skipass e ci siamo messi in fondo alla chilometrica fila, che tra l'altro era ancora all'ombra e costeggiava un piccolo corso d'acqua e stavamo lentamente morendo assiderati. Mi si è riattivata la circolazione sanguigna delle estremità solo alla fine del tragitto in la funivia. Da Col Rodella siamo scesi fino a Pian Frataces/Lupo Bianco. Lì abbiamo preso gli ovetti e poi la seggiovia fino alla sommità del Belvedere e infine siamo scesi per la pista che termina al Passo Pordoi.
http://skimaps.skiforum.it/skimaps


Abbiamo ripetuto qualche volta la discesa e poi ci siamo fermati a mangiare con gli amici non sciatori allo snack bar "Giusy". Mamma Cristina aveva quasi finito la sua passeggiata sulla vetta del Pordoi e aveva già mangiato, altrimenti credo che avrei accettato di buon grado la scarpinata fino alla cabina che porta sul Pordoi (é valido anche lo skipass Val di Fassa per salirci) per raggiungerla, mangiare con lei e ammirare il panorama meraviglioso che la terrazza offre. Evviva evviva la fantasia abbiamo preso il solito, ovvio, banale e scontato panino speck e fontina, che lì costava 4,50 euro, uno in più rispetto al rifugio Buffaure pur essendo delle stesse dimensioni. Il pane era molto sbriciolone, e quando abbiamo visto passare uno del bar con la sacchettata di panini congelati abbiamo capito il motivo...
Dopo il pranzo ci siamo concessi alla stampa per qualche scatto.



Nel pomeriggio abbiamo sciato ancora un poco sulle piste del Belvedere, poi siamo scesi fino alla cabina che porta da Pecol a Canazei. A Canazei abbiamo preso uno skibus per Alba e siamo scesi alla fermata davanti alla funivia del Ciampac. Dal Ciampac abbiamo scollinato e siamo andati al comprensorio del Buffaure, meno frequentato e decisamente con meno competizione per gli skibus che ci riportassero all'albergo.
http://www.ski4people.it


Il cielo sereno rendeva l'aria freddina e frizzante. Le piste erano spettacolari, pur essendo pomeriggio sembravano nelle condizioni della mattina. I mie scarponi Lowa mi calzavano alla perfezione, anche la dolce metà si trovava benissimo coni nuovi scarponi. Quel giorno ci siamo divertiti davvero tanto e abbiamo sciato fino alle 16.
Non ci siamo trattenuti oltre perchè eravamo d'accordo per trovarci con mamma Cristina in albergo per andare a fare una passeggiata a Moena.
Nel 2011 io, mamma Cristina e Silvana siamo capitate casualmente a Moena il mercoledì pomeriggio e abbiamo scoperto che nel giardino d'inverno di via Loewy vendevano vin brulé e dolci tipici. Ci siamo tornati apposta nel 2012. Quest'anno prima di partire avevo cercato notizie dell'evento ma non avevo trovato nulla, sicché eravamo tutti alquanto scettici. Insperabilmente invece anche nel 2013 è stato rinnovato l'evento, con mia somma gioia! Il vin brulé c'era sempre, però l'assortimento di dolcetti sembrava più ristretto. Abbiamo passeggiato per il paese con i nostri bicchierini di vino caldo e speziato in mano. Moena è un posto incantevole, si respira sempre aria di Natale, con tutti quegli addobbi e quelle lucine. Oserei quasi scrivere che è più bella di Canazei.




Dopo la passeggiata siamo tornati in albergo e ci siamo fatti una bella doccia calda (Alleluja alleluja!).
Mercoledì sera la cena non era a scelta, bensì lo chef aveva preparato la cena ladina per tutti: antipasto di carne salata affettata su un letto di cavolo verza con semi di finocchio e di cavolo rosso, o almeno ciò mi sembravano; orzotto ai funghi con scaglie di ricotta salata; canederli allo speck (sbaaaaaaaaavvvv!!!!); bocconcini di capriolo con polenta taragna; kaiserschmarren (piccoli dolcetti dal sapore simile alle crépes) con marmellata ai frutti di bosco e gelato alla vaniglia servito in coppette caramellate guarnite con ribes.

Vi prego, riportatemi là!

domenica 27 gennaio 2013

Cronache di (quasi) una settimana sottozero: giorno 3.

Martedì. Appena ho aperto la seconda finestra ho sentito il rumore delle ruspe e degli operai che spalavano la neve. E il mondo in effetti appariva così:



Colazione con pane,crema di nocciole, cioccocaffèlatte (bevanda non meglio identificata), una fetta di plum cake e yogurt bianco. Siamo tornati al noleggio per ritirare gli sci, anche se eravamo sempre in dubbio se sciare o meno, con 30 cm di neve fresca e con il ricordo della bruttissima neve del giorno precedente. Sia la commessa del negozio che il personale dell'albergo sostenevano che era molto improbabile che avessero battuto le piste anche la mattina, dopo l'abbondante nevicata notturna. Inoltre il cielo era abbastanza nuvoloso, con il rischio di una nuova nevicata.
La decisione finale è stata andare a zonzo con i genitori della dolce metà, direzione San Vigilio di Marebbe passando dal Passo Pordoi.
San Vigilio è un paese molto grazioso e anche abbastanza grandicello, con una chiesa con annesso cimitero in vecchio stile, molti alberghi e molti negozi. Siamo stati fortunati perchè, a differenza che in Val di Fassa, a San Vigilio splendeva il sole ed era uno spettacolo impagabile con il paesaggio innevato.




Abbiamo giocato per un po' nello spazio innevato dietro all'esposizione di sculture di ghiaccio, dove giocavano anche i bambini con gli slittini.





Poi abbiamo passeggiato per il paese e ci siamo infilati in un supermercato per prendere qualcosa per pranzo: panino con semi vari farcito con speck, come in ogni settimana dello speck che si rispetti! Da bere birra.
Abbiamo pranzato sulla riva del lago di Creta.




Tra il lago ed il paese c'è un piccolo maneggio con cavalli molto socievoli e ci siamo fermati qualche minuto ad accarezzarli.




Per tornare alla Val di Fassa mamma Cristina pensava di passare dal Passo Val Gardena, che però era chiuso già da qualche giorno per una slavina. Quindi abbiamo rifatto la stessa strada dell'andata, giungendo a Pozza di Fassa verso le 16 e trovandoci lo stesso cielo nuvoloso del mattino. Prima di cena ci siamo concessi un brevissimo giro ispettivo per i negozi di Pozza. Avrei preso volentieri una tazza mug motivational con una simpatica volpe stampata ma sono conscia del mio shopping ossessivo per le tazze mug.

Per cena io ho mangiato degli squisiti spaetzle con lo speck, del vitello tonnato e una coppetta di tiramisu. Perfetto come sempre.
La sera nessuno era in vena di uscire, quindi siamo rimasti in albergo, chi a guardare la tv, chi appiccicato al pc (wi-fi gratuito nella zona comune) e chi, come me e la dolce metà, a giocare a machiavelli a carte.

Cronache di (quasi) una settimana sottozero: giorno 2.

Lunedì sveglia alle 7.45. Trucco, parrucco, vestimento da sci e giù di corsa a fare colazione! Colazione (a buffet). Già. Il mio pasto preferito della giornata, anche se in montagna dubito che sia quello... nel senso colazione squisita ma anche la cena mi faceva sognare! Mi sono tenuta leggera e ho preso solo un croissant da cospargere di crema alla nocciola, una cioccolata calda, un succo d'arancia e una fetta di plum cake casalingo con le gocce di cioccolato.
Abbiamo raggiunto gli impianti del Buffaure con il servizio navetta skibus gratuito (la fermata è a circa 50m dall'albergo), e in effetti è molto più comodo dell'auto perchè non c'è lo stress del cercare parcheggio, cambiarsi gli scarponi e fare la scarpinata fino all'impianto.

Al Buffaure la mattina la neve era davvero molto bella. La neve fresca era davvero poca e si sciava bene. Parte del gruppo ha proposto di andare a sciare al Ciampac, così abbiamo scollinato. Al Ciampac invece la neve era già pessima e ammucchiata. Siamo allora tornati al Buffaure ma nel frattempo molta gente aveva percorso le piste, e quindi la neve si presentava ammucchiata anche qui. In più le temperature erano prossime allo zero e la neve teneva poco.
Come d'abitudine abbiamo pranzato al Rifugio Buffaure, molto carino e caratteristico, tutto in legno. E' possibile prendere un primo o dei dolci, ma noi come d'abitudine abbiamo mangiato il sacro panino allo speck (3,50 euro).
Gli scorsi anni a volte si trovava il mitico cane san bernardo a giro, ma quest'anno era legato e non gli ho potuto fare le feste.
2011
Appena ripresi gli sci dopo pranzo la dolce metà si è accorta che un attacco degli sci noleggiati non si bloccava e scorreva. E' riuscito provvisoriamente a richiuderlo e a proseguire le discese nel pomeriggio, anche se la neve era sfatta e ammontinata più che mai. I miei scarponi si sono anche rivelati più larghi di quanto pensassi, quindi non rispondevano per niente e gli sci avevano vita propria. Anche gli scarponi della dolce metà erano un po' larghi. Evidentemente essendo del noleggio l'imbottitura non èpiù molto elastica e cede facilmente. In definitiva non ci siamo goduti più di tanto la giornata di sci.

Nel tardo pomeriggio, prima di tornare all'albergo, siamo quindi tornati al noleggio per cambiare gli sci della dolce metà e gli scarponi miei e suoi. Il giorno prima il commesso non ci aveva considerati molto e sinceramente non mi aveva soddisfatta. Questa volta invece abbiamo trovato un commesso giovane e molto molto molto preparato. Ha fatto provare alla dolce metà molti scarponi di diversa vestibilità. A me è bastato provare il modello che presi lo scorso anno, ma mezza misura più piccoli (Lowa 270 mm). Per gli sci è rimasto basito perchè non aveva mai visto niente del genere. In negozio non c'erano più sci di quel livello e di quelle dimensioni, quindi ci ha proposto di tornare la mattina seguente per ritirare gli sci con gli attacchi aggiustati o sostituiti o eventualmente un uguale paio di sci presi dal loro negozio di Pera di Fassa. In definitiva io sono rimasta molto soddisfatta del servizio.

Siamo tornati in albergo, abbiamo sistemato gli scarponi, ci siamo fatti una bella doccia e siamo scesi a cena.
Io ho preso delle girelle di pasta all'uovo condite con del tonno, saltimbocca alla romana e per dolce una crostata con la crema e i frutti di bosco (Libidine.....!).

Dopo cena la compagnia dell'anello è uscita a fare una passeggiata, diretta verso lo Stadio Aloch, dove era in programma un'esibizione di freestyle e la discesa dei maestri di sci della scuola Vajolet con le fiaccole.





C'era anche un gazebo degli alpini che vendevano té o vin brulé. L'irrinunciabile vin brulé! Un bicchiere, grazie!
All'inizio nevischiava, poi però i fiocchi si sono fatti più grossi e più fitti. Molto più fitti. Spaventosamente più fitti. Diciamo che poche volte ho visto una nevicata del genere, pur venendo dalle lande desolate del bresciano.


Cronache di (quasi) una settimana sottozero: giorno 1.

Partenza domenica mattina alle 8, con la pioggia. Da Ala-Avio abbiamo trovato neve,che ci ha costretti a viaggiare a rilento ma che ci ha regalato un paesaggio meraviglioso.




Siamo arrivati all' albergo "Aida" a Pozza di Fassa per le 16 circa. Eravamo già stati qui due anni fa e ci eravamo trovati davvero molto bene. L'albergo si trova in centro al piccolo paese, accanto al comune, alla posta ed è relativamente poco distante dall'impianto del Buffaure. Quest'anno ci è toccata la stanza 304, al terzo piano senza ascensore (siamo ggggiovani!). La stanza è quasi una mansarda, foderata di legno, con le doppie finestre e la moquette. Molto piccola ma abbastanza accogliente.





Il panorama dalla piccola e unica finestra sfortunatamente non era molto generoso. 

Dopo aver rapidamente disfato i bagagli siamo andati a noleggiare gli sci e gli scarponi da Sportstar, che è convenzionato con decathlon e prenotando in anticipo si possono ottenere dei buoni sconti. Mi hanno dato (mi fido ciecamente, ci capisco davvero poco di sci) un paio di Blizzard race GTR e degli scarponi nordica, mi pare. Abbiamo quindi portato gli sci al deposito dell'albergo e messo gli scarponi alla rastrelliera riscaldata per poi andare a fare una passeggiata per il paese. Pozza di Fassa era bella quanto la ricordavo: innevata e illuminata da tantissime luci. Nevicava, il che la rendeva ancor più bella. 


Tornando in albergo abbiamo fatto tappa al piccolo supermercato in via Meida per prendere qualcosa con cui fare merenda: aranciata, tortillas (non molto montane, lo so...), una lattina di birra (speravamo di poterla mettere in fresco nella neve sul tetto) e, ovviamente, una tavoletta di cioccolato fondente e una di cioccolato bianco con le nocciole.
All'albergo solitamente per cena ci sono antipasti a buffet abase di vedure, piccole pizzette, avanzi rielaborati ecc. In seguito si sceglie tra tre opzioni di primi, tre di secondi e diversi dolci. I piatti sono sempre abbastanza elaborati e molto curati anche nella presentazione. Io ho preso delle lasagne alla bolognese, per secondo dello speck con kiwi (dichiaravo aperta la settimana dello speck, anche se l'accostamento era decisamente azzardato) e per dolce dei profiteroles.

sabato 19 gennaio 2013

giorno 3220

[silenzio]
"ma perchè quando scio sembra che io stia cagando?!"
(Le perle di saggezza. Lifa 2012)

Non credevo che questo sabato sarebbe mai arrivato. Finalmente! Domattina partenza, direzione Val di Fassa! Non vedo l'ora di paesaggi innevati, clima natalizio e sciate! Le webcam prospettano una buona situazione neve. Il tempo dei prossimi giorni resta un'incognita, il meteo cambia spesso. Inizialmente dava moderate nevicate per domani e lunedì, adesso dà poca neve e neve con pioggia per lunedì. Mah!
I miei bagagli sono quasi pronti, mancano solo i piccoli dettagli come il deodorante, lo shampoo e il balsamo. Alla fine ho riempito il Transalp 75 L ed il trolley Segue da 33 L, per scoprire infine che la dolce metà è riuscita a far stare tutto nel suo Transalp! Ecco, farò la figura di quella che si porta dietro mezza casa! T_T
Ho abbondato soprattutto con gli abiti per la sera in albergo (n=2): il tubino nero di pizzo di Zara e il vestito blu di Zalando che è arrivato giusto ieri.



Questa volta la consegna è stata molto più rapida di quando ho preso gli stivali (poco meno di una settimana dall'ordine alla ricezione del pacco a casa). Zalando mi piace molto per gli acquisti. Ha molti prodotti di varie marche e anche un buon motore di ricerca per taglie, produttore, colore e fascia di prezzo. Ma soprattutto ha una tipologia di prodotti molto varia, i vestiti e le gonne adatti a diverse forme del corpo, vestiti e accessori eleganti o più casual.

Preparando lo zaino per sfizio ho provato i pantaloni da sci. Ultimamente ho perso due chiletti e quindi ci sguazzo dentro e sembro una rapper! Riporrò le mie speranze nei canederli, nei panini allo speck e nel cioccolato. Bello sfondarsi di schifezze senza sensi di colpa.
Questo è il terzo anno che si va a sciare. Quando si creano queste ripetizioni vien da pensare a come si cambia nel corso degli anni. La prima volta ero all'ultimo anno di università, ed ero decisamente spensierata. Il secondo anno ero prossima a laurearmi, con l'ansia degli ultimissimi esami, della stesura della tesi, dei tirocini, delle scadenze e delle incombenze burocratiche. Tanto che mi ero portata addirittura da studiare! Quest'anno sono laureata, ho un lavoro e quasi quasi mi vesto in maniera decente. Inoltre sembra che il mio sangue vichingo si sia risvegliato rendendomi stranamente sprezzante del freddo.

lunedì 14 gennaio 2013

giorno 3215

"Ciao a tutti, mi chiamo Lifa e sono un'osservatrice ossessivo-compulsiva delle previsioni e della situazione meteo di Canazei"
"Ciaaaaaaao, Lifa!"
http://www.dolomitiwebcam.com/canazei-centro/mega.jpg

Stamattina mi sono alzata alle 8 e venti e sono andata vanamente all'aspirante lavoro n°1. Non c'era un cane. E mi girano le ovaie parecchio dato che ho passato una nottataccia insonne. Comincio già a non stare più nella pelle, e il mio cervello sembra già in vacanza. Voglia di fare un cazzo. Oggi non si capisce perchè è una bella giornata. Poco male. Ne ho approfittato per far prendere aria alle cose da portarmi, lavate lo scorso anno e non considerate fino ad ora. Ho anche fatto fare un giro in lavatrice al borsone Kappa. Sull'etichetta c'era scritto "NON LAVARE" a caratteri cubitali. Challenge accepted! Per quest'anno il biotecnologo pensava di rinunciare al Transalp 75L, che sulle mie spalle da fanciulla alta quanto un esofago di cavallo suscita sempre una certa ilarità. Io ci devo ancora pensare. In realtà finirà che deciderò sabato al momento di mettere tutto in valigia. L'obbiettivo era quello di scialare sul bagaglio come se non ci fosse un domani, ma non credo di avere molto spazio tra il trolley cabin size (33L) e il borsone kappa tipo palestra.

sabato 12 gennaio 2013

giorno 3213

Lunedì sono stata all'aspirante luogo di lavoro n°2 (non si èancora capito se mi hanno già presa...mi hanno detto di sì ma continuano a farmici andare per prova), martedì all'aspirante luogo di lavoro n°1, mercoledì di nuovo al n°2, giovedì e venerdì al lavoro.
E finalmente, dopo una settimana di corsa, un giorno di meritato riposo! Mi sono alzata alle 11 passate, una dormitona mi serviva vista la scarsa qualità del sonno di queste notti e visto il mio stato alla fine di queste giornate. Ho pranzato con un buon risotto al radicchio. Non ho fatto il bucato programmato perchè pioveva e perchè al supermercato non avevo ancora trovato la presa di corrente da sostituire alla lavatrice. Nel pomeriggio io e il biotecnologo siamo andati a zonzo all'ipercoop di Navacchio. Ho comprato la presa di corrente per la lavatrice che sostituirò domani. Ho anche rufolato nella corsia di tè e tisane alla ricerca del té "prince of wales" della twinings sfuso in barattolo di latta, ma sfortunatamente avevano solo l'"English Breakfast" (troppo carico per i miei gusti) e l'"earl Gray" (bergamotto...che schifo...soprattutto da quando ci aromatizzano gli assorbenti). L'ultima volta che sono stati qui i miei mio papà ha fatto la cosa più blasfema che potesse mai fare con il mio sacro té: pentoloni di acqua bollente in cui ha versato una quantità imprecisata del mio squisito e preziosissimo té lasciandolo in infusione per qualche giorno e lamentandosi del fatto che nessuno beveva la sua schifezza. Chissà perchè. Se se lo fosse fumato mi sarei indisposta meno. Sì, sono una zitella acida, ma il mio té è sacro.
La prossima settimana si annuncia densa. Oltre a giovedì e venerdì mi hanno chiesto di lavorare anche il martedì, inoltre Serena 2 mi ha ricordato che ci sono i suoi cani e quello di sua sorella da vaccinare. In tutto ciò ci sono i lavori in prova e l'organizzazione delle valige per la settimana bianca!! ahhhh!! manca solo una settimana! E io non vedo l'ora di tutta quella neve, di tutte quelle lucine (perchè in montagna è sempre Natale), delle giornate sugli sci, del vin brulé, della cioccolata e dello speck. Quest'anno abbiamo prenotato all'albergo Aida, a Pozza di Fassa. Ci siamo stati anche due anni fa e ci siamo trovati molto bene. L'edificio e le stanze sono abbastanza moderni e ben tenuti, e si mangiava anche bene. Per chi scia c'è anche il deposito per gli sci con il portascarponi riscaldato. A me e al biotecnologo era capitato quello che probabilmente una volta era il mini appartamento dei gestori e praticamente avevamo due stanze e la vasca in bagno, anzichè la sola doccia. Quest'anno poi il divertimento si spera sia doppio perchè saremo un bel gruppo...e poi il meteo sta dando neve neve neve... yuppi!!!!

lunedì 7 gennaio 2013

giorno 3208

Tirando le somme oggi è stata una giornata positiva. Complice il bel tempo e la temperatura tiepida nel pomeriggio sono andata a Castiglioncello a correre sul Lungomare con Hippy. C'era un po' troppa gente (e soprattutto troppi bambini) per i miei gusti, ma è stato comunque molto piacevole. Io non riuscivo più a fermarmi... sono arrivata dietro al porto ripromettendomi di tornare alla macchina camminando, invece non ho resistito e ho ricominciato a correre... che splendore! (domani bestemmierò in aramaico antico per l'acido lattico, ma fino a domani ripetiamo "che splendore!").
Dopo una bella doccia mi sono messa al lavoro per trasferire il contenuto del vecchio comodino in quello nuovo a tre cassetti. In un impeto di prolattina ho controllato tutte le scartoffie che ci tenevo, le ho raggruppate per categoria e ho cestinato senza pietà le cose inutili. Tra le varie carte c'era anche un biglietto d'auguri per la mia laurea e...urca urca pirulero oggi splende il sol C'ERA UN CENTONE!!!! EPICA GIORNATA! momenti impagabili!!!

Nel vecchio comodino tenevo anche i portafogli dismessi. Io,a differenza delle signorine chiccose e scicchettose, non ho un certonumero di portafogli da abbinare alle borse e ai calzini. no. Io ne ho uno, uno soltanto, e lo porto avanti fino alla distruzione e allo sfacelo.
Tutto è cominciato con quello muccato, fatto artigianalmente dalla matrioska, che mi è valso un tentativo di abbordaggio da parte di una lesbica logorroica alle prime luci dell'alba in una croissanteria dopo una notte da leoni a ballare all'afro (il che richiedeva il giusto tasso alcolemico) in quel della Pianura Padana. Erano gli anni del Liceo, quando io e il biotecnologo ci siamo messi assieme, infatti ci sono ancora alcune integrazioni del biglietto dei treni (rigorosamente Freccia della Versilia, con amore). Il muccato è durato fino al terzo anno di Unipi, ragion per cui c'è anche la tesserina provvisoria della mensa e la tesserina fedeltà della paninara. Poi, dicevo, un bel (insomma...pioveva) giorno del terzo anno io e la Ale abbiamo abbandonato la lezione di economia per andare a spasso per Borgo Stretto e in una bancarella malfamata ho trovato il portafoglio da tossica, che è rimasto con me fino all'inizio di quest'estate. Per la precisione fino alla Festa del Pesce di Castiglioncello. Saranno stati i fumi del pesce fritto, non si sa, non si capisce ancora per quale ragione io mi sia avvicinata a quella bancarella così graziosa e abbia (lungamente...nel frattempo la dolce metà si prendeva a martellate nelle palle) deciso di prendere finalmente un portafoglio serio!

domenica 6 gennaio 2013

giorno 3207

Ieri ho ricevuto la telefonata di follow up dalla mia ultima (anormale) cliente di visite a domicilio. Sinceramente non ci speravo. Nemmeno speravo che il gatto sarebbe stato bene,visto il soggetto a cui appartiene. Ora dovete sapere che i miei clienti delle visite a domicilio non sono normali, il che si aggiunge alla prevalenza di linfomi negli animali che visito, per la serie "ho la calamita": c'è l'alcolizzata, c'è la coppia di vecchietti centenari e rincoglioniti che danno il formaggio pecorino high-stagionature al gatto con insufficienza renale cronica e infine c'è lei, lei...lei soprannominata LA PAZZA! L'unica che speravo mai e poi mai mi chiamasse per visitare i suoi animali. Lei che sembra più matta della gattara dei Simpson... Lei che non sa tenere un gatto eppure ne ha la casa piena... Lei che sforna prole e che puntualmente viene portata via dagli assistenti sociali. Sì, proprio lei. E io adesso mi gongolo per il mio self-control durante la visita e soprattutto per la buona riuscita e conclusione della faccenda. il 2013 sembra iniziare bene almeno professionalmente. Sabato prossimo amplierò i miei orizzonti professionali andando a fare "la veterinaria The Ring": mi rinchiudo in uno stanzino buio aspettando con il terrore nel cuore che squilli il telefono.Avete capito bene, vado a lavorare in una clinica 24h.

Oggi grande giorno di festa sono a mangiare dai nonni adottivi. Frodo ha ceduto sull'orlo del precipizio del monte Fato, e così io oggi ho mangiato la mia prima fetta di pandoro. Già. Siamo al 6 gennaio, io ho mangiato pochissimi troiai natalizi, niente fettone di pandoro cosparse di nutella e puciate nel latte caldo per colazione. Niente. E mi si contano ancora tutte le costole. Qualcosa é cambiato.
Oggi ho anche il picco di prolattina, sono tutta una cura per il nido. Ho pure comprato un comodino con tre cassetti nella speranza di diventare più ordinata avendo più posto dove riporre i miei averi. Non illudetevi, non è uno dei miei buoni propositi per il 2013. In fondo è meraviglioso frugare per casa cercando gli occhiali da sole e trovare il portachiavi della Royal Canin e la taschina del cellulefono che erano stati oggetto di qualche puntata di "chi l'ha visto".
Oggi sono troppo in vena di cazzeggio domenicale, ma domani smonterò l'albero di Natale edizione svedese che se ne fotte della trigonometria ma che è bello ugualmente.
Il presepe blasfemo 2012 non è stato fatto a causa della mancanza di personaggio blasfemo 2012, tuttavia ho adocchiato per il 2013 uno snowboarder che sembra sufficientemente inopportuno da poter disturbare il bambinello con la sua eppendorf verde pisello.

Qualche giorno fa (era forse il 2 gennaio, pioveva...) è arrivato il mio ultimo regalo di Natale! La dolce metà mi ha preso gli stivali da pioggia La Redoute che mi piacevano tanto. Memore dei tirocini di ispezione al macello con gli stivali Solognac, i calzettoni di lana da boscaiolo e i piedi ridotti a due parallepipedi di ghiaccio (con replica al tirocinio di zootecnia all'allevamento di maiali con meno cinque... io avevo pure l'influenza e si è sfiorata la pandemia) temevo di pelarci dal freddo. Invece giubilo e sorpresa: la gomma degli stivali La Redoute è molto più spessa di quelli Solognac modello cippa lippa e tengono meglio il calore.

martedì 1 gennaio 2013

giorno 3202

il mio 2013 è iniziato all'insegna dello scazzo. Per l'ultimo dell'anno eravamo io e la dolce metà da soli, ma c'è stata meno complicità dello scorso anno, e io sento il bisogno di aprirci al resto del mondo. In fondo siamo sempre e perennemente io e lui. Da quando non frequento più quel di Unipi ho perso i contatti. Eleonora la sento ogni tantissimo, Giulia se non la chiamo io figuriamoci se chiama lei... Chiara si è fidanzata, l'abbiamo persa prima ancora della sua partenza. Già. Perchè ogni volta che un'amica è single si fa sentire e quando si mette con qualcuno scompare a Narnia? Così è stato anche per Alice: lo scorso anno è venuta addirittura a trovarmi, invece adesso che si è rimessa con il ragazzo della sua vita non si fa raggiungere neanche su Skype...che palle...
E così all'inizio di questo nuovo anno non ho per niente la carica e l'entusiasmo necessari a pormi dei buoni propositi...