lunedì 25 febbraio 2013

giorno 3257

Passo la serata sbirciando ogni tanto sul sito di Repubblica i risultati elettorali, per adesso sempre provvisori. La mia unica speranza è che non vinca lo psiconano, dopo tanto prenderci per il culo sarebbe inammissibile che ottenga la maggioranza. E' inammissibile che abbia ottenuto finora tutti quei voti, ma questa è un'altra storia... E' la storia della mamma dei cretini che è sempre incinta. Per i rimanenti partiti...beh, nessuna preferenza, nessuno proponeva qualcosa di veramente sensato ed utile.
Ho smesso di crederci dall'ultimo governo Prodi. E qui la drammatica confessione: Io non ho votato Berlusconi. Anzi, io non ho votato proprio. Offendetemi, me lo merito, lo so. Ma proprio non me lo sognavo di farmi 360 km (andata) + 360 km (ritorno) per tornare al luogo di residenza in Padanialandia e lasciare due schede bianche, il tutto ovviamente con la neve che imperversava e un turno al lavoro il sabato notte.
"Chi non va a votare perde il diritto di potersi lamentare dopo".
Come se cambiasse qualcosa.

Oddio, mi sento vecchia. giorno

domenica 24 febbraio 2013

gioro 3256

Ieri nevicava. Non avevo voglia di neve e di freddo, ma pare che i miei desideri non abbiano una grande influenza sulle condizioni meteorologiche. India e Hippy invece erano felicissime di correre nella neve. La adorano. Chissà perchè. Tirava anche il classico vento da girone dei lussuriosi. Come dire, nevicava in orizzontale o poco ci mancava.
Sono andata al lavoro e pioveva.
Alle 8 ha telefonato una signora dalla Calabria:
"Dottoressa, ho una gatta e quando le accarezzo la testa cerca di graffiarmi. Non l'ha mai fatto, perchè lo fa?". Se è uno scherzo telefonico impegnatevi di più. Prendete esempio dallo scherzo dello sciroppo per la tosse.

Stamattina, tornando a casa, nevicava di nuovo. Poi nel corso della giornata inspiegabilmente è uscito il sole e la temperatura si è rialzata quasi a 10 gradi. Io e la dolce metà nel pomeriggio siamo andati con India e Hippy a fare una passeggiata sulla spiaggia, sfidando i cumulonembi che incombevano dal largo della Corsica.


Ho realizzato che è una figata andare al mare con gli stivali di gomma: pestini mai insabbiati e possibilità di passeggiare sulla battigia incuranti delle onde. Hippy come al solito ha corso i suoi 20 km spostando legni e legnetti. India ha passeggiato nel suo tipico mood pacioccoso da cane pecora.
Hippy trasloco legname

India cane pecora

lunedì 18 febbraio 2013

giorno 3250

Oggi è stata una giornata di shopping, on line e on piazza. Mi sono alzata abbastanza presto, a quanto pare in genere 7-8 ore mi bastano a recuperare il sonno perso in una notte al lavoro in compagnia dell'effetto Somogyi di una cagna e della gioventù bruciata che frequenta la discoteca accanto, compresi i due della scorsa settimana che litigavano anche questo sabato notte... Ho portato con me Hippy e India perchè mi sentivo in colpa: da giovedì in poi lavoro sempre tanto e non le porto a spasso quanto vorrei. Siamo andate al mercato a Rosignano, dirette da subito al banco del cappellaio matto di fiducia. Volevo un cappello tipo fedora dalla linea country piuttosto che classica anni '50 per le mie passeggiate bucoliche o al mare d'inverno. E l'ho trovato subito! Colore oliva (mi piace,contrasta con il rosso dei miei capelli ed esalta il colore dei miei occhi), 100% feltro di lana, resistente all'acqua.

Il mio nuovo cappello VBE (Very Bucolic Events)
I cappelli sono accessori meravigliosi. E' un peccato che non vadano più di moda e che oramai li usino quasi solo i vecchietti... Vedo spesso cappelli sportivi con la visiera, che secondo me sono la cosa più triste del mondo se non su una tenuta assolutamente sportiva. L'ultima volta che sono stata in Trentino ho notato chegli autoctoni li utilizzano molto,soprattutto quelli tipo tradizionale locale. Un giorno voglio spalare anche io la neve in maglioncino e cappello alpino! Chiusa la parentesi della mia divagazione sui cappelli.
Abbiamo poi fatto un giro perlustrativo per i banchi del mercato alla ricerca di qualcosa di interessante. Ultimamente mi è venuta la fissa per lo stile country inglese, quindi aguzzavo la vista alla ricerca di una giacca in tweed, stivali di pelle marrone e cose così... nulla di che, ma siamo tornate ugualmente felici a casa. Io per il mio cappello e la passeggiata con India e Hippy, e loro per tutti gli odori che hanno sentito a spasso per la piazza.
Ultimamente sono davvero frivola. Sarà una reazione al rigore che mi impongo al lavoro? Nel tempo libero penso a cosa frivole, soprattutto cose frivole che vorrei avere... e così la wish list si allunga, vorrei una giacca di tweed, un giubbino scamosciato, degli stivali di pelle scamosciata, un silk epil nuovo, degli orecchini carini di Swarovski... cose così...

lunedì 11 febbraio 2013

giorno 3243

Da quando siamo tornati dalla montagna qualcosa è cambiato (in bene) fra me e la dolce metà. Ci sembra di essere tornati a 17 anni, quando non vedersi per un giorno sembrava una tortura ed eravamo appiccicosissimi e puci puci. La ragiona di ciò non si è ancora capita. Forse sono cambiati i ritmi, lavoro tanto nel week end e di conseguenza ci vediamo poco.
Giovedì e venerdì ho lavorato tutto il giorno in ambulatorio, così quando ci siamo visti il venerdì sera io ero già uno straccio.
Sabato mattina mi sono alzata presto per andare al corso sul sistema informatico dell'anagrafe canina. Iniziava alle 8.30. Ditemi se questa non è malvagità. Che poi chi l'ha tenuto era veramente penoso: spiegazioni ben poco chiare, fatte da burocrati che vivono fuori dal mondo reale, oltretutto impediti al computer che cercavano invano di fare dimostrazioni pratiche sul funzionamento del sistema.
Sabato pomeriggio sono stata a casa con la dolce metà, lui a studiare, io a cazzeggiare. Alle 20 ho iniziato il turno notturno all'ospedale (lavoro n°2), il mio primo turno notturno in solitaria, per fortuna tranquillo, ma non si può dire che fosse riposante. L'ospedale è accanto ad una discoteca, quindi dalle 23-mezzanotte hanno cominciato con il tunz-tunz-tunz  che faceva vibrare pure i vetri. In aggiunta i ragazzi parcheggiavano davanti all'ospedale, parlavano, urlavano, sgommavano... all'una mi sono alzata per fare una terapia. Alle quattro sono stata svegliata bruscamente da una ragazza che gridava e piangeva proprio davanti alla porta a vetri della stanza dove dormivo: "LASCIAMI! LASCIAMI QUI! ACCOMPAGNA DAVID A CASA E LASCIAMI QUI! NON HO FATTO NIENTE, VATTENE E LASCIAMO QUI". All'inizio mi sono spaventata e stavo per chiamare i carabinieri, poi ho sentito una voce maschile che cercava di rassicurarla e di calmare la pazza isterica. Io a quel punto avrei voluto accendere la luce e dire a voce alta "vai a casa con lui che ha la voce da bravo ragazzo, così ti levi dalle palle che qui si sta cercando di dormire!". In alternativa avrei voluto avere un gatto randagio ricoverato da lanciare in perfetto stile gattara pazza dei Simpson. Domenica mattina come se non bastasse sono andata a casa a prendere i cani e sono andata a controllare una cagna che forse avrebbe partorito mentre la padrona era in esposizione. Così domenica non ero uno straccio, bensì una mummia, cit. la dolce metà (la posizione a braccia conserte era solo un tentativo di disperdere meno calore...casa mia era glaciale!).
...E perchè siamo due appiccicosi oggi pomeriggio abbiamo studiato assieme. cuoric!

E no, se qualcuno lo sta pensando non è il clima di San Valentino che ci sputtana in neuroni.

sabato 9 febbraio 2013

Cronache di (quasi) una settimana sottozero: giorno 6.

Venerdì. Ultimo giorno sugli sci, nonchè ultimo giorno di vacanza, con nostro grande rammarico. Il must-do della settimana bianca in Val di Fassa e dintorni è il SellaRonda, ovvero il giro del gruppo del Sella sulle piste da sci e sugli impianti di risalita. Questo può essere fatto sia in senso orario (giro arancio) che antiorario (giro verde). Noi abbiamo fatto il giro verde.
www.piste-maps.co.uk

Abbiamo rinunciato allo skibus navetta per cercare di risparmiare tempo e per paura del troppo affollamento, dato che era una bella giornata di sole e che molto probabilmente in molti altri avrebbero avuto la nostra stessa idea. Così siamo andati in auto a Canazei e abbiamo lasciato la macchina al parcheggio del Lupo Bianco. Abbiamo preso lo skipass Dolomiti Superski e siamo saliti da Frataces al Belvedere e ancora a Sas Becé. Dalla cima siamo scesi fino a giungere ad Arabba. Siamo saliti fino a Col Burz, discese e impianti, discese e impianti fino a Corvara. Poco dopo mezzogiorno eravamo a Selva Val Gardena. Abbiamo pranzato al ristorante bar Dantercepies, lo stesso dove ci siamo fermati dutante il Sellaronda dello scorso anno. E' un edificio nuovo con un'intera parete a (quadrupli) vetri e che offre un panorama mozzafiato. Quest'anno era anche una bella giornata, quindi panorama splendido. Gli interni sono molto graziosi, in legno chiaro, e le seggiole hanno lo schienale con il foro a forma di cuore!

A Santa Cristina abbiamo fatto la pista Saslong. Non sentendoci molto in forma e non trovando la neve particolarmente bella non ce la siamo sentita di fare la nera e abbiamo così ripiegato sulla variante rossa. La rossa in realtà non era una passeggiata, specie nell'ultimo tratto, molto stretto, ghiacciato e levigato da tutti gli sciatori che c'erano passati prima di noi. La cosa bella è che alla fine si costeggia il Castello S. Cristina, ma lo si gode poco perchè non c'è molto spazio per fermarsi senza rischiare di essere travolti.
Wikipedia

Col senno di poi credo che la nera sarebbe stata per assurdo più facile perchè più larga e meno frequentata.
Intorno alle 15 avevamo finito il giro a Col Rodella ed eravamo di nuovo al parcheggio a Pian de Frataces, dove avevamo lasciato la macchina. La neve non bellissima non ci invitava a fare altre discese. Abbiamo caricato gli sci e gli scarponi in macchina e siamo andati a riportarli al noleggio (sigh!). In albergo abbiamo cominciato a vuotare l'armadio e a fare i bagagli (ancora sigh!). Ci siamo fatti l'ultima doccia tropicale e siamo scesi per l'ultima pantagruelica cena. Quasi quasi non ce la facevo più. L'ultimo giorno il mio stomaco ha sempre una capacità stranamente ridotta. In ogni caso sono riuscita a finire il timballo gratinato di polenta con salsiccia, funghi, speck e formaggio (già qui la vedevo dura...), la tagliata di cavallo con contorno di patate e lo strudel con crema guarnito con panna montata.
La serata si è conclusa con l'abituale partita a machiavelli e chiacchierando. Io e la dolce metà se ne avessimo l'opportunità ci trasferiremmo senza dubbio in Trentino. Altri non la pensavano come noi, sostenendo che c'è troppo freddo, che sentirebbero la mancanza del mare e che alla lunga la montagna verrebbe loro a noia.

...il mattino seguente (sabato) siamo ripartiti verso casa. E così si è conclusa questa settimana sottozero in Val di Fassa.

mercoledì 6 febbraio 2013

Cronache di (quasi) una settimana sottozero: giorno 5.

Il mio giovedì è cominciato con la solita colazione ipercalorica e cioccolatosa: croissant con crema di nocciole e cacao, yogurt bianco, plum cake con gocce di cioccolato, caffè e succo d'arancia. Bella accozzaglia.
Messi gli scarponi e presi gli sci abbiamo attraversato la strada e abbiamo aspettato brevemente lo skibus navetta alla fermata. Lo skibus ci ha portati dal centro di Pozza di Fassa all'impianto di risalita del Buffaure. L'intenzione era quella di ripetere il giro del giorno precedente, ma in senso inverso. Siamo saliti in cima al Buffaure e siamo scesi dalla parte del Ciampac. Quel giorno le piste erano davvero belle, poco affollate e sembravano appena battute.
Per raggiungere Alba dal Ciampac ci sono due possibilità:
1) la cabinovia
2)la pista nera
http://www.ski4people.it


Viste le mie scarse doti di sciatrice (è il terzo anno che scio, ma non avendo mai preso lezioni di sci con il maestro ho uno stile abbastanza sgraziato da cane che affoga) mi sono riservata la possibilità della prima opzione. Poi sono arrivata in cima alla pista nera, ho guardato di sotto con fare un po' intimidito e vedendo che sembrava nelle mie possibilità mi sono decisa per fare la prima pista nera della mia vita. Beh, ne è valsa davvero la pena. La pista è sufficientemente ampia, con numerose curve in contropendenza. La neve poi era perfetta, mi sono divertita senza avere troppa ansia di schivare i montini di neve e ruzzolare oer i successivi dieci metri. A dire il vero non sono caduta e sono felicemente giunta a fine pista sulle mie ginocchia e con tutti i miei legamenti a posto! EPIC WIN! Volevamo quasi rifarla ma con noi c'era una che, per l'appunto, qualche anno fa si è rotta il crociato anteriore e quel giorno sciava per sfizio e non voleva caricare troppo. Così ad Alba ci siamo messi gli sci in spalla e abbiamo preso l'autobus per Canazei, da lì l'impianto di risalita per Pecol e abbiamo passato il resto della giornata a sciare sul Belvedere e Col Rodella. Ho osato anche fare la pista nera di Col Rodella (che in mappa è segnata come rossa). In effetti il cartello sulla pista la segnala come nera, ma non mi sembrava particolarmente difficile, anzi mi è parsa noiosa. La variante rossa mi ha divertita di più.
Abbiamo pranzato in uno dei miei posti preferiti: al Lupo Bianco, hotel con servizio di ristorante self-service e bar.
Penso che sei fossi milionaria passerei lì la settimana bianca. Invece sono una veterinaria un po' squattrinata e mi limito a mangiarci il panino di segale con lo speck e la fontina (buonissimo! anche se preconfezionato). Gli interni del ristorante-bar sono meravigliosi, decorati con legno chiaro, con molte stufe di ceramica ed i soliti animaletti imbalsamati.
Dopo qualche foto e qualche discesa a Col Rodella ci siamo avviati verso la base secondo il solito percorso Col Rodella-Belvedere-Pecol-Canazei-Alba-Ciampac-Buffaure.
Al Buffaure le piste erano ancora molto belle, così abbiamo fatto quella di rientro alcune volte finchè non hanno chiuso gli impianti. Divertimento fino all'ultima seggiovia! Dopodichè ce ne siamo tornati soddisfatti (e affamati) in albergo. Abbiamo fatto merenda con le tortillas e la cioccolata prima di farci la doccia. Perchè la doccia non mi soddisfa se non a stomaco pieno. Cretina me.
Per cena ho mangiato dei buonissimi ravioli panna e prosciutto, un galletto amburghese arrosto ed il budino (amo dire "budiiiiiiiino" muovendo il piatto in modo da far vibrare suddetto budino) al cioccolato. Il biotecnologo ha preso la torta Sacher. Io ne ho assaggiato un angolino giusto per provare ed era molto buona, nonostante io non ami questa torta per l'accostamento cioccolato e marmellata, e poi la trovo inverosimilmente dolce anche per i miei gusti.