lunedì 23 dicembre 2013

giorno 3558

Sono stata a passeggio al mare con il biotecnologo e i cani, come di consueto con ai piedi i miei wellies, regalati circa un anno fa, per Natale.
Andare al mare con gli stivali di gomma é una figata, cioé, Kate Middleton ha capito tutto! La sabbia di Vada poi é proverbiale come la sabbia del Sahara, non te la levi più dalle tasche degli zaini .
Siamo arrivati alla foce del Fine e mi sono messa a zompettare come una cretina nell'acqua, quando ho sentito il pestino sinistro bagnato, orridamente bagnato. Ora immaginate il terrore nei miei occhi nello scoprire che uno stivale mi si é rotto a livello di una caviglia. BUUUUUUUUUUUUUU!
Un minuto di silenzio per i miei stivali da pioggia...

Quest'anno il Natale mi mette ansia.
Ansia perché non ho ancora fatto l'albero (sì, é il 23 dicembre, lo so). E poi c'è un clima triste, pochi addobbi carini, poco spirito natalizio, solo sentore di consumismo dissennato.
Non so nemmeno se durante la settimana bianca a gennaio potrò fare il pieno di spirito natalizio, temo che di neve ne troveremo poca.
Sob! sob! sob!

lunedì 16 dicembre 2013

giorno 3551

Siamo a metà dicembre e mi sono procurata un'agendina per il 2014. Il biotecnologo faceva pressione perché non la prendessi perché tanto ormai nel nuovo millennio inoltrato gli impegni si annotano sull'agenda del cellulefono.
Gli ho fatto notare che l'ultima volta che ha detto qualcosa di simile il mio cellulefono é finito sul fondo della ciotola dell'acqua dei cani.
Ha ribattuto che la mia agenda del Samsung é sincronizzata con Google calendar, quindi anche in caso di disgrazia i miei impegni e turni al lavoro sono salvi.
No, ma mi serve un'agenda cartacea. Vuoi mettere il piacere di scrivere sulla carta? E ogni pagina é un giorno tutto da vivere o che é passato. E se ho bisogno di conoscere i miei impegni ma la batteria é scarica e non ho un computer a portata di mano?! E poi non so se voglio segnare sull'agenda del telefono e su google calendar quando ho il ciclo.
Comunque, dopo aver scartato tutte le agendine dell'ipercoop e dopo aver frugato tra quelle della libreria ne ho presa una Legami arancio.
Ero quasi quasi da Moleskine, ma mi disturba tantissimo il fatto che c'è pochissimo spazio per scrivere. Per me l'agenda ideale non é troppo grande perché ingombrante e nemmeno troppo piccola perché si girano male le pagine, é giornaliera, ha un calendario scrivibile all'inizio e una taschina per metterci i fogli vaganti. Già solo per alcuni di questi punti la Legami dovrebbe essere bocciata, ma ci si deve accontentare...

giovedì 12 dicembre 2013

giorno 3547

Una notte di sonno come si deve fa i miracoli.
Ieri mi sono svegliata ed ero tutta un'altra persona. Riposata, quasi serena se non fosse stato che dovevo arrivare fino a Pisa in macchina con i miei (ritardatari cronici, alla mia laurea sono arrivati a metà discussione) e che da una settimana almeno facevo gli incubi in cui arrivavo tardi alla laurea del biotecnologo. Incredibilmente invece sono stati puntuali, e per la strada ci siamo addirittura ritrovati dietro alla macchina del biotecnologo. Che figata! Ci siamo scambiati sms ringraziando la 3 che ce ne da 100 alla settimana. Grazie 3!
Il biotecnologo era bellissimo con la cravatta. Diciamo ulteriormente degno di fuga selvaggia nel bagno più vicino.
La sua strategia di esposizione della tesi é stata stordire i membri della commissione. Dopo la slide conclusioni in realtà non si conclude un cazzo e si riparte da materiali e metodi. C'è da dire che la strategia ha funzionato alla perfezione e il biotecnologo ne é uscito con un bellissimo voto!
Sono davvero felice. Felice per il bel voto, felice perché ce l'ha fatta, felice perché é riuscito a laurearsi a dicembre anche se non ci  sperava quasi più. Ma soprattutto sono felice perché lui é felice!

Io ero più figa ieri che alla mia laurea. Le fregature della vita. A 25 anni pensi che ormai la tua vita sia finita, invece ti crescono sempre più capelli e il culo ti sale sempre più su ogni mese e ti si sviluppano i muscoli pettorali sotto alle tette, così sembrano più alte e più corpose. Chi l'avrebbe mai detto?!
Un po' é che sono diventata una fighetta pianificatrice. Mi sono rifatta i boccoli con il ferro e stavolta é stata tutta un'altra cosa rispetto alla mia laurea, quando avevo quei due peli rosci tutti effetto crespo (dannata pioggia pisana!) con quelle cacatine di accenno di boccoli sulle punte. No no, stavolta mi sono procurata un heat protector che dà anche un po'di tenuta e che promette miracoli contro l'umidità dell'aria.
La pianificazione paga.

martedì 10 dicembre 2013

giorno 3545

Questo giorno verrà ricordato nella storia come il giorno prima della laurea del biotecnologo.
Come sempre (100%, sebbene n=1)quando lui si laurea io sono uno zombie.
Zombie modello 46 ore di lavoro negli ultimi 5 giorni. Zombie modello crisi di pianto. O tipo vorrei collegare il citofono del pronto soccorso alla presa di corrente così non viene nessuno.
Mi spaventa questa mia stanchezza. E' una stanchezza quasi da depressione, quando non ti alzeresti nemmeno dal letto, zero voglia di fare niente, solo stare acciambellata sotto le coperte a piangere.
Il pensiero di dovermi alzare all'alba anche domani, vestirmi e salire su 11 cm di tacco mi uccide. Ma no, non è normale che sia così.

A pensarci bene il 2013 non è stato chissà che grandioso anno: settimana bianca, lavoro, lavoro, lavoro, lavoro, 7 giorni di ferie in Sardegna con la pioggia e il tempo meh, lavoro, lavoro, lavoro, fine 2013.
Alla faccia dei buoni propositi di prendere più tempo per me e per i miei affetti.

Che amarezza.

lunedì 2 dicembre 2013

giorno 3537

Nel week end Claudia é stata a Pisa, così sabato sera io ed il biotecnologo abbiamo cenato assieme a lei e ai suoi amici all'Orzo Bruno.
Prima di lasciare il locale sono andata in bagno a fare pipì. Ne sono tornata con un sorriso a 98denti e con un palloncino a forma di pene lunghezza approssimativa 40cm commentando "ero in bagno e due ragazzi me l'hanno messo in mano!".
Voto 10 per la fantasia e l'originalità di questa campagna di sensibilizzazione contro l'AIDS.

Credo di essere prossima all'O-day, aka Ovulation-day. Sono perennemente arrapata e potrei pure stilare una lista di almeno  8 buore ragioni per cui adoro James Deen
1)è un pornoattore
2)è l'unico pornoattore che indossa un qualsiasi capo di biancheria intima sotto ai pantaloni
3)é un pornoattore che sta con una che ha le tette piccole, fighissima ma con le tette piccole.
4)é un figo
5)é un figo che piace quando hai gli estrogeni a mille
6)é un figo tipo figo della porta accanto, quindi piace anche quando hai il progesterone a mille (tutti campioni con gli estrogeni, ma grazie...), vabbé, pure lui vince facile perché mi ricorda un po' il biotecnologo
7)ha 4 gatti
8)non se la tira come Rocco Siffredi

e sì, inizia a mancarmi quando mi drogavo di pillola anticoncezionale, ma se ripenso alla mia libido che era morta...

giovedì 21 novembre 2013

giorno 3526

Finalmente é arrivato il freddo.
Non che lo rimpiangessi particolarmente, ma inizio ad essere disturbata dalle cose che non vanno come dovrebbero andare, tipo girare in maglietta a maniche corte a Novembre e non avere il ciclo da qualcosa come 39 giorni.
Questo clima invernale mi ha messa finalmente in modalità settimana bianca. No, del Natale di per sé non ne ho una grandiosa voglia, sono già rimasta nauseata dai pandori alla coop mentre ero accaldata in mezze maniche, come già puntualizzato.
Quest'anno sono già carica. Voglio arrivare sulle piste superfiga, superallenata e supersmart.
Per il primo punto ci pensa già il workout alla Morphé, che mi rende più tonica e soda. Il mio culo é di marmo. E poi ci sono i pantaloni da sci alpino presi lo scorso anno che non fanno effetto omino micheline tipo pantaloni decathlon straimbottiti da manco 40 euro che ci sudo come una cignala. E poi sto per comprare una giacca bellissima bella sciancrata e stretta sui fianchi, della mia taglia (ho smesso di soravvalutare le dimensioni del mio corpo) e anche abbastanza pro. Pro per quanto possa essere una giacca AST. Pro nel senso hop-hop-gadget-pannetto-pulisci-mascherina. Il colore non mi entusiasma, é blu con insertini neri. Ma se Kate Middleton può vestirsi di nero e blu posso farlo anche io. Eccome se posso. Preferivoperò  il rosso perchè in caso di valanga magari mi trovano meglio.
Per il punto due, ripeto, c'è il workout della Morphé. Soprattutto con il corso GAG con il nazi che conta fino a 8 nel tempo in cui io leverei le palle ad un gatto e le fionderei nella pattumiera. Forse è la volta buona che non arrivo a fine pista rantolando di acido lattico.
Per il terzo ed ultimo punto ho superato la fase in cui controllavo 3 volte al giorno la situazione neve al suolo dalle webcam della piazza di Canazei. No no no. Adesso c'è twitter, e su twitter c'è un casino di gente che twitta se nevica, se piove, se fa caldo, se fa freddo, se la neve nevica. E poi adesso ho anche la connessione sul cellulefono. che meh, scommetto non andrà un cazzo in montagna!!!
Nel frattempo ci torturiamo con il dissidio lacerante: meglio prenotare la camera standard o la camera deluxe che si contraddistingue per il quadro della poiana delle alpi sopra al letto e un ciocco di abete al posto del comodino?!

lunedì 4 novembre 2013

giorno 3509

Again, sono stata dai miei lo scorso fine settimana. BUT ho visto veramente quasi nessuno, giusto la Fibi, Marina e Claudia, ma a targhe alterne. Mi sono arresa. Mi sono arresa all'evidenza che tanto se organizzo una cena per rivedere persone che non vedo dall'esame di maturità bidoneranno senza ritegno e con le più disparate scuse. Devo assolutamente restare a casa a pettinare il gatto che non ho. Poi non lamentatevi che viviamo in un mondo dimmerda relazioniumane zero. E se sgamo qualcuno al mio funerale sono cazzi e vi perseguito dall'oltretomba.
Brutta situazione essere preoccupati per qualcuno ma non venir cagati da suddetto individuo. Già provato con mio fratello, risolto con: ho smesso di cagarlo finché non ritroverà il suo cervello, le sue palle e la sua dignità. Tant'é che non ho visto nemmeno lui.
E così sono tornata alla mia vita normale, bucolicamente raccogliendo le olive in camicia di flanella con un border collie che mi corre attorno. E' evidente che sto bene così e che oltre il terzo giorno a casa dei miei é noia e scazzo e depressione. Odio la vita di città. E non voglio davvero diventare come mio fratello e simili che se ne stanno all'ultimo piano in condominio e si sentono tanto gente di mondo se vanno a comprare i pomodori al gruppo di acquisto solidale.

Sono tornata con un picco epico di prolattina. Ho una voglia immensa di una casa tutta mia e della dolce metà, voglia di nido, di tappeti, di calore, di sentire qualcosa di nostro, di sentirci una famiglia. Son due giorni che non mi stacco dai siti di Zara Home e Maisons di monde... Potrei quasi quasi farmi un ditalino sfogliando Domus o pensando ad un pavimento in laminato. E se l'IKEA avesse già aperto a Pisa sarebbe il delirio.

L'operazione #fighedomani è un po' in stallo. Ho avuto una settimana super sporty trasudante di endorfine che si é conclusa con una bella seduta di running e quella che sembra una stradannata sindrome della bandelletta ileotibiale.Ho fatto una settimana di riposo quasi assoluto, cremina all'arnica a go-go, giovedì sono tornata in palestra, ho fatto un'ora di GAG, poi sono salita saul tapis roulant e dopo 3 mnuti ha ricominciato a far male! E' frustrante voler correre ma non riuscirci!
Ok, forse ho un rapporto malato con lo sport. -.-'
Ok, ho un rapporto malato con tutto.
che palle.

mercoledì 25 settembre 2013

giorno 3469

Ho passato una domenica di relax produttivo. Ho portato Hippy a Casciana Terme ad uno stage di sheepdog.
Per Hippy era il primo incontro "ravvicinato" con le pecore, che finora aveva visto solo al di là di recinzioni...o in fotografia! A casa prova a lavorare le caprette tibetane, ma quelle sono altre bestiacce, luride stronze che tirano cornate a destra e a manca. Anche per me era il primo approccio allo sheepdog. Nel senso, la mia esperienza finora si limitava agli sheepdoggari super fAIghi che se ne stanno in cima alla collina verdeggiante fischiettando i comandi ad un cane telecomandato. Non so voi, ma sarà che io non ho mai imparato a giocare a briscola e sono fermamente convinta che se ci provassi io non ricorderei nemmeno com'era il fischio per il "Lie Down" e quello per il "Walk on". Vi rivelo un segreto. Gli sheepdoggari, prima di divertare quelli faighi che stanno in cima alla collina, se ne stanno vicini vicini alle pecore, e camminano pure, indicando al cane come muoversi.
Hippy, appena sguinzagliata nel campo delle pecore, ha preso in bocca un legnetto di quercia e me l'ha messo ripetutamente davanti ai piedi come per dire "tiramelo!tiramelo!tiramelo!". Gli spettatori ridevano come matti. Ma guarda un po' se dobbiamo venire fino a Casciana Terme a fare figure dimmerda.
"Hippy, sheeps!", guarda, ci sono le pecore.
Hippy alza la testa, si volta in direzione delle pecore, mi guarda "cazzo, bella storia! ci sono davvero le pecore! andiamo!". Riprende il legnetto in bocca (non si sa mai che possa servire), fa due giri attorno alle pecore, sempre col legnetto in bocca, e me le raduna.
L'istruttore mi dice che a questo punto le insegneremo a mettersi a terra.
"il Lie down lo sa già fare"
"sì, ma tanto quando ci sono le pecore non lo fanno mai. Prova, comunque...".
"Hippy, Lie down!".
E Hippy, senza perdere d'occhio le pecore, si mette immediatamente giù.
Incredulità generale. Delirio di onnipotenza mio.
"Hippy, walk on! ...Lie down!...Walk on!".
Certo non è che ora si fa la prova di lavoro e la passa così per grazia divina, ci sono tantissime cose da imparare, però vederla lavorare così, come se per lei fosse la cosa più naturale e ovvia del mondo, come se l'avesse sempre fatto, con brivido e concentrazione, mi ha fatto venire la pelle d'oca e i lucciconi agli occhi...

Le macchine hanno un loro scopo, fanno quello che devono fare. Per questo quando vedo un meccanismo rotto sono triste, non può fare più quello che deve. Forse vale anche per le persone, se perdi il tuo scopo è come se fossi rotto…. (Hugo Cabret)

Io ho colto l'occasione bucolica per mettermi quantomeno la camicia di flanella tartan di Ol Feder (Taglio Avion). Figata calda caldissima.
Sarei stata più comoda con il gilet verde oliva che ha tutte quelle tasche, ma mi pareva esagerato a fine settembre a questa latitudine...


martedì 10 settembre 2013

giorno 3454

Quest'anno i miei buoni propositi post-vacanza e quelli di settembre sono coincisi, essendo tornata giusto ai primi di settembre. Sono stata dallo zione, ho rivisto la sua meravigliosa moglie e il piccolo teppista mio cugino. Sul fronte bambini quindi sono satura fino al 2014.
Il mare non è stato assolutamente paragonabile a quello dello scorso anno, complice il tempo che non è stato dei migliori: vento, nuvole e talvolta anche pioggia. Non siamo andati all'Asinara come pianificato (non potevamo rischiare di ritrovarci su un'isola disabitata dove non c'è assolutamente N U L L A in un giorno di pioggia aspettando l'unico traghetto giornaliero di ritorno). Le foto subacquee fatte poi sono state una vera delusione...


Però volete mettere andare a cena al ristorante arabo?! Figata pazzesca! Non ci sono foto perché di fronte a cose tanto gnammi non resto come una cretina a fare fotoclick con il cellulefono bensì mi ci getto come una scrofa in lattazione. Il Kebab vabbé, non c'era bisogno di andare a Sassari per mangiarlo, ce l'abbiamo anche a Pisa in abbondanza. Ma il piatto di Tajine con prugne e mandorle....esperienza mistica! Ho mangiato una quantità vergognosa di cous cous, come se non ci fosse stato un domani, mentre tutti gli altri mi intimavano di smettere. E posso raccontarlo!
Ho anche ricominciato a leggere libri in quantità quasi decente, specie dopo l'illuminante scoperta di google books su cellulare. E così nel giro di un mese "Canale Mussolini", "Acciaio" e "Fuga dalla libertà". "Avere o Essere" l'ho proprio comprato. Avevo voglia di rileggerlo, ho amato quel libro, e mi sono posta ormai da anni la regola di comprare solo i libri che mi piacciono e che meritano 5 stelle piene su Anobii. Fromm mi fa sempre riflettere sul mondo, sulla società in cui viviamo e sul modo in cui vivo.
Probabilmente i miei buoni propositi settembrini-postvacanza sono molto influenzati dalle ultime letture e dallo zione:
1) Essere un po' più catanese e un po' meno bresciana. Quindi d'ora in poi sveglia alle 9 del mattino a friggere arancini e cannoli. Ma anche no. Il mio é un inno allo sciallamento. Nuovo motto: "Il santo è di marmo e non suda"
2) sulla scia del punto numero 1: andare a trovare la nonnina (e Barbaruzza, che in quanto mio alter-ego mi manca un po'), che quest'anno non sono riuscita a beccarla a giro per l'Italia. Ho visto i voli e sembrerebbe fattibile.
3) Innalzare le mie laudi al menefreghismo.
Le persone, soprattutto i clienti, parlano solo perchè hanno le corde vocali, senza sapere e senza ragionare. Quindi perchè crucciarsi per le loro stronzate? Perché incazzarsi? Sorrido, me ne fotto e riempio il bestiario veterinario! (nuovo mood)
4)Terapizzare la mia personalità masochista.
Tra i miei precedenti buoni propositi c'era "prendere più tempo per me" e "prendere più tempo da trascorrere con il biotecnologo" ma mi sono resa conto che questa è solo la punta dell'iceberg. Il problema di fondo è che la personalità masochista si sminuisce, si sente inadeguata, si riempie di sensi di colpa e per questi motivi non sa dire di no agli altri. Riconoscere il problema, convincersi di volerlo cambiare, trovare un modo per cambiare.
Intanto per dare sfogo al mio essere una persona sostanzialment repressa mi sono iscritta in palesta. Esultino i miei fans. La scelta strategica é caduta su una palestra a...hum....20 m dall'ambulatorio che ha anche un'altra sede vicina a casa. Ho fiutato l'autunno, ho capito che la stagione delle pause pranzo al mare era finita e ieri ho fatto il primo allenamento.
Il personal trainer é rimasto un po' turbato quando mi ha fatto la scheda e mi ha fatta salire sul diabolico marchingegno che misura la composizione corporea:
"wow... hai tantissima massa magra!"
[ora capisci perchè all'università mi chiamavano Yuri Chechi aka La Taura aka FreeMartin?!]
"hai l'1% di grasso viscerale!"
[sì, se guardi con attenzione per decreto della genetica nutro solo gli adipociti delle chiappe e delle cosce]
"secondo l'analizzatore tu hai 12 anni"
[anche secondo alcune marche di vestiti]
"partirai da un livello di allenamento di 8"
...fatto sta che la scheda che mi hanno fatto prevede 10 min di corsa (meh...manco mia nonna), 3 serie di addominali, 3 serie di esercizi alle macchine per spalle, braccia e dorsali. zero esercizi per glutei, cosce e schiena. Me perplessa. Alla fine di tutto ciò ero stanca come dopo essermi data lo smaltino sulle unghie di alluce, illice, trillice, pondolo e minolo e mi sono gettata nel primo corso di circuito cardio spinning-tappeto-vogatore. Ahhhhh....dopo però sono stata tutta un'endorfina felice!

mercoledì 24 luglio 2013

giorno 3404

Sono appena tornata a casa. Sono stata qualche giorno a casa dei miei. Mi sono presa qualche giorno di pausa (non avevo turni al lavoro) per staccare la spina, rivedere vecchi luoghi e vecchie amicizie, tornare più carica di prima.
Ogni tanto un brainstorming ci vuole.
Sono (quasi) riuscita ad organizzare una serata al femminile con Serena, Marina e Sara, come ai tempi del liceo. E in effetti era dal dicembre del nostro primo anno di università che non ci ritrovavamo tutte assieme. Peccato solo che io avevo programmato anche di cenare assieme, ma Serena ha cenato a casa, Sara ha preferito raggiungerci con calma e così la cena era solo tra me e Marina! E'stata comunque una bella serata. Ho saputo che anche Marina si sposa, sebbene non a breve.
E poi ho rivisto per ben due sere Alessandra, ben felice che stia realizzando il suo sogno, e Claudia, che finalmente ha trovato un po' di serenità.
Silvia l'ho vista soltanto una sera (ubriaca lei e io per la strada) e per un pomeriggio, non ha parlato molto, mi è parsa distante. Mio fratello lasciamo perdere...E' caduto dal pero "ma davvero? c'è mia sorella a casa?non lo sapevo, non me l'avevate detto!". Se mi rispondessi quando ti telefono forse l'avresti saputo. E a tal proposito: "ma ce l'hai con me? non mi chiami più...". Certo, non ti telefono più perchè non ci vuole un premio Nobel per la pricologia e la comunicazione per capire che se non rispondi e non provi a richiamarmi MAI evidentemente è perchè non mi vuoi parlare e di cosenguenza è inutile richiamarti.
Tirando le somme sono tornata rinvigorita e con qualche buon proposito, che in realtà sono i soliti famigerati buoni propositi che mi pongo:
1) trascorrere più tempo con il biotecnologo. Non viviamo ancora assieme, e appunto per questo dovremmo cogliere ogni occasione per stare assieme, mangiare assieme, dormire assieme. Mi è mancato davvero molto. Ho anche ripensato ai primi tempi in cui stavamo assieme, a quando uno dei due andava da qualche parte e portava sempre qualcosa, anche solo un piccolo pensierino. Infatti gli ho comprato qualcosa. Non a caso sono la sua shopping assistant. Prego solo che la taglia gli vada bene.
2) Trascorrere più tempo con gli amici. Stare assieme, ascoltare, voler bene.
3) Capire chi merita il mio tempo e le mie energie (riguarda in parte anche il punto 2). Su questo ho riflettuto vedendo il comportamento di Silvia e di mio fratello. Non importa. Non meritano. Passiamo oltre.E' bello donarsi, ma solo quando chi ti sta di fronte è disposto a ricevere.
4) Trascorrere più tempo per me. Volermi bene, curarmi. Che un po' rifinisce nel punto 5:
5) Tornare a fare più attività fisica. Tornato il grande caldo non sono più andata a correre: la sera lavoro e la mattina non riesco ad alzarmi quando l'aria è abbastanza fresca. Ma posso ripiegare sulla MTB!
6) Ragionare di più sulle cose e sui vestiti. Mi hanno portata da Taglio Avion, come mi ero ripromessa. Non avevano gilet da donna, e mi andava bene solo uno da bambino di 12 anni. Mi hanno fatto scegliere i tessuti che volevo, e la sarta ha anche preso le misure per stringermelo un po' al torace. Sono i vestiti che devono essere fatti per noi, non viceversa. E se uno non sta bene, o ha qualcosa che non piace merita solo di rimanere sullo scaffale del negozio. Oltre al fatto che è meglio spendere qualcosa di più per capi di qualità piuttosto che prendere un gran numero di vestiti che dopo poco si scuciono e si smontano.

venerdì 12 luglio 2013

giorno 3392

Dopo molti mesi ho ripreso a leggere un libro ("di lettura", perchè altri come il Five Minutes, Diagnostica di laboratorio e prontuari vari li ho sempre tra le mani): Avere o Essere, di Erich Fromm.
Questo l'ho proprio comprato, perchè sono della filosofia di comprare solo libri che piacciono. E' secondo me inutile comprare un libro mai letto, leggerlo, e tenersi 'sto schifo nella libreria. A maggior ragione adesso, che vivo in questa mini-abitazione con due cani e un gatto, e ho una camera da letto grande quanto una gabbia di coniglio.
"Avere o Essere" l'ho letto la prima volta quando ero giovane e liceale. Vivevo in un'afosa cittadina nel bresciano, prendevo sempre libri in prestito in biblioteca, provavo un piacere infinito a vedermeli sul comodino accanto al letto, a vedere sempre più riempita la mia tesserina dei prestiti, a passeggiare fino alla biblioteca, che allora si trovava in una vecchia villa che ancora conservava le carte da parati e le librerie in vecchio legno scuro. La Bellezza era nell'aria.
Questo libro mi era piaciuto, per la precisione è uno dei miei libri preferiti. Mi piace Fromm, infatti ho letto anche altri suoi libri. Mi piace la fuga dal consumismo dissennato, la ricerca di una spiritualità superiore e laica, svincolata da qualsiasi religione che, inevitabilmente, corrompe. E in questo periodo avevo proprio bisogno di spiritualità, di ritrovare la giusta dimensione delle cose. Da quando ho un lavoro e uno "stipendio" che mi permette anche di mettere da parte qualche soldo ho iniziato a togliermi degli sfizi. Prima ero una studentessa squattrinata e non mi permettevo di certo di comprare un paio di decolleté da 90 euro, non a caso le scarpe con cui mi sono laureata erano a dir poco di cartone, pagate 20 euro o giù di lì. Adesso certe cose me le posso permettere serenamente, va benissimo spendere un po' di può per avere degli oggetti di migliore qualità e presumibilmente più duraturi, però realizzo che la situazione mi sta sfuggendo di mano.
E' insano vederli come premio per aver lavorato tanto, tanto più che svolgo il lavoro che desideravo fare fin da quando ero una bambina dell'asilo. Ok, a volte è pesante sopportare certi proprietari e ingoiare tanti rospi, però degli oggetti non possono essere un surrogato del tempo che vorrei avere per me, da passare a casa, accanto alle persone e agli animali che amo.
E' insano sentirsi frustrati non trovando l'oggetto che desidero (sebbene voi che producete abiti dovreste sapere che avete rotto il cazzo con questi modelli a sacco o svasati a vita alta che paio al terzo mese di pregnancy... ma fate qualcosa di carino!).
Vorrei tornare a vivere nella modalità dell'Essere, dove tutto ha un senso e tutto ha l'importanza che merita.

martedì 4 giugno 2013

giorno 3354

La noia è proprio una brutta bestia.
Ieri sera avevo finito di leggere tutti gli elementi dell'OldReader, l'aggregatore rss che uso da quando Google Reader sta per essere messo in pensione. Anyway mi son ritrovata a chiedermi: che faccio adesso? Poi mi sono ricordata che non leggevo da un po' D repubblica, così sono andata a curiosare sul sito. Mi sono imbattuta in un articolo che parlava di un sito d'incontri dell'Era Noemi Letizia 2.0, ovvero giovani donne ambiziose che cercano facoltosi vecchi bavosi da cui farsi mantenere(ovviamente la descrizione sul sito è più infiocchettata).
L'ho detto subito al biotecnologo, che: "si ma dai sarà una trollata non posso credere che sia una cosa seria".
L'unico modo per scoprirlo era: registrarsi!
E così sono diventata in men che non si dica in un'avvenente studentessa 25enne romana amante del sesso a 2 o anche più persone. Il biotecnologo voleva iscriversi come Paperon De Paperoni ma poi ha realizzato che era forse troppo sgamoso.
Ora veniamo alle grandissime delusioni di questo sito d'incontri per giovani donne arrampicatrici sociali e vecchi facoltosi bavosi e viscidi: non ci sono né le giovani donne (età media 45 anni, nessuna sorride per non mostrare le rughe o forse perchè il botox glielo impedisce) né i vecchi facoltosi. I bavosi e viscidi invece sì, eccome se ci sono.
Essendo l'unica 25enne ovviamente sono stata assalita dai piranha della chat.
Attimi di panico, sono passati anni ormai da quando, due blog fa, gestivo un'attività di dileggio di porci-con-la-webcam parallela a quella di cambiapusher su giovani.it. Ero giovane, per l'appunto.
Comunque mi ritrovo 'sto tizio in webcam.
Io mi rifiuto di avere la webcam, mi ritrovo sola in casa con i bigodini in testa, la maschera verde in faccia e le due fette di cetriolo sugli occhi e in quel momento arriva la videochiamata su Skype?! MA ANCHE NO! Comunque... questo tizio, che si inquadra la felpa della tuta e non la faccia, si è già capito dove vuole andare a parare. Inizia a massaggiarsi il pacco, si toglie la felpa e mette il lardello di sugna all'aere e via anche le mutande. L'antisesso fatto persona, ça va sans dire.
"OK CONDUCI TU IL GIOCO FACCIO CIO CHE VUOI".
Mai dire una cosa del genere ad una veterinaria sottopagata e frustrata dai rapporti umani e talvolta a rischio Raptus-di-Cogne. Mai. Mai. Mai.
Fatto sta che questo cretino si è ritrovato a spremersi mezzo limone sul pisello, giulivo e felice di fare una cosa così eccitante (?!). Io speravo bruciasse da morire invece sono rimasta molto molto molto delusa... vorrà dire che la prossima volta proverò l'acido muriatico.

lunedì 3 giugno 2013

giorno 3353

Sabato notte al lavoro. Ore 3.
Rumori fuori dalla porta. Dormiveglia. Qualcuno parla al telefono a voce alta proprio davanti alla parete a vetri della stanza in cui dormo.
"Cosa dovrei fare? venire a vivere a Ivrea con te? Di cosa vivo? dei soldi che ho fatto a Ibiza? Quei soldi che mi bastano per andare avanti un mese...e poi? di cosa vivo? E allora? Lo so che sei stata con un altro. Vogliamo finirla qui? Vogliamo finirla così? Ci lasciamo?... ma io TI AMO! TI AMO!".
Suonano il citofono. Una, due volte, con insistenza. un'urgenza. Mi figuro il gatto investito e spiaccicato, il cane in fin di vita. Mi si stasano le coronarie, balzo in piedi, rispondo al citofono ma nessuno mi risponde. Allora corro alla porta, apro, chiedo che è successo.
Al cancello c'è l'australopiteco scoppiato con il cellulare in mano: "hemmmm...scusami...non mi ero accorto di essermi appoggiato al citofono".
"TESTA DI CAZZO, SEI PROPRIO UNA TESTA DI CAZZO!".
E se potessi stilare una lista delle persone da escludere dalla riproduzione e da sottoporre a castrazione tu saresti in cima alla lista.
Tornata a dormire però mi sono messa a ridere da sola ripensando a quella barzelletta in cui un ragazzo e una ragazza escono a cena e poi davanti alla porta della casa di lei c'è un po' di tira e molla perchè lei gli vuole fare un pompino ma lui è un po' preoccupato che i genitori li possano scoprire. E propio allora il padre di lei risponde al citofono: "Maria, sali e faglielo questo pompino, che almeno la smette di stare appoggiato al citofono!".

Le scarpe figherrime ordinate su Zalando la scorsa settimana le ho fatte spedire a casa del biotecnologo, che giusto mezz'ora fa mi ha scritto si Skype che il pacco è giunto. Visto il precedente gli ho detto di aprire il pacco per controllare che avessero spedito le scarpe giuste e del numero giusto.
Ha aperto in direttissima:

Ho urlato. Ma non di piacere. No. Era più un misto disperazione-rabbia-frustrazione-raptusomicida-sconforto di vedere che il mondo è popolato di deficienti incompetenti incapaci di ficcare in una scatola una scarpa destra e una scarpa sinistra dello stesso numero per poi spedirle alla persona che le ha ordinate.
Sul serio. E' davvero così difficile? ma c'hanno i macachi al reparto spedizioni?
Sono basita.
Mai più Zalando.
Mai più.

lunedì 27 maggio 2013

giorno 3346

Sono latitante dal Giurassico a causa dei miei orari di lavoro sindacalmente inaccettabili ma resi legalizzati da una cosa chiamata "collaborazione con professionista con partita IVA".
Vorrei avere qualcosa di interessante ed extra-lavorativo da raccontare e invece, proprio perchè le mie giornate sono tutte lavoro e collasso a casa (quando mi va bene), non è che ci sia molto da scrivere. Potrei raccontare di venerdì, quando alle 19.15 è arrivato il cane con le budella di fuori e ci ho fatto le 22 in ambulatorio ma naaaaahhhh... troppo poco splatter! Degnissimo di nota è che quella sera il capo mi ha detto "sei stata brava". me ne sono tornata a casa stanca, ma sorridente e in pieno delirio di onnipotenza.
La cosa buona di questo lavorare night&day è che mi sto preparando alla prova costume mangiando come una sfondata. Stamattina sono salita sulla bilancia, che ha sentenziato 47,7 e poi ha fatto anche una standing ovation.

Oggi è lunedì. Lunedì per voi, domenica per me. Me ne sono andata in posta a ricaricare la postepay per comprare un paio di decolleté nere scamosciate tacco 11 veramente ispirevoli. Foterò al ricevimento del pacco. Continuo la pratica del rinforzo positivo consolidata dalla mia vita universitaria, proporzionando il premio a quanto mi sono fatta il culo.
Poi sono andata a Castiglioncello con India e Hippy. India ha fatto breccia nel cuore di un bimbetto tedesco biondino e timoroso dei cani. L'amore però non era molto corrisposto, visto che India mi si era appiccicata addosso e mi dava i colpetti di muso supplicandomi di riportarla a casa sulla sua poltrona. Hippy invece ha dato spettacolo salvando ripetutamente dei pezzi di legno dall'annegamento certo...

Le mie gonadotropine sono alla riscossa più che mai, vuoi per il fotoperiodo crescente che mi manda in calore come una gatta, vuoi perchè mi sto disintossicando dai progestinici (erano così buoni,però...e non ci si doveva fermare a metà per mettere l'impermeabile...però adesso ho imparato a fare certe opere di prestigio rendendo dilettevole l'indispensabile...).
Sono molto soddisfatta. Sto tenendo a bada i miei disturbi compulsivi ormai dall'8 aprile. E' passato tipo un mese e mezzo e vedo già la differenza. Tesoro, continua così che stai andando fortissimo!

giovedì 9 maggio 2013

giorno 3328

Settimane di lavoro intenso, ma anche di grandi soddisfazioni professionali. Sto lavorando 4-5 giorni la settimana al lavoro n° 1, e ci incastro anche i turni al lavoro n° 2. Nonostante io questa settimana sfiori le 80 ore di lavoro mi sento carichissima, professionalmente parlando. Mi sento sicura di me, padrona del destino, tutto sembra sotto controllo, tutto andrà secondo i miei desideri e ho fatto pace con le agocannule.
Sto andando alla grande anche con i miei disturbi compulsivi.
Un delirio di onnipotenza del genere non si vedeva da tempo. Forse dalla pista nera dell'ultima settimana bianca, con legamenti crociati anteriori ancora integri.
Dovrei ripetermi più spesso che sono brava. E dovrei anche ripetermi più spesso che esiste un mondo al di fuori dal lavoro.
Infatti al di fuori del lavoro sono uno straccio. Sistema binario. ON/OFF. Tipo cervello maschile.
Le energie finiscono anche con tutto il caffè al ginseng di questo mondo.

Due mesi fa ho smesso di farmi di progestinici. Non ovulavo da 5 anni, credo. Da quando ho smesso il mio organismo sembra tornato quasi normale. Il mio sangue ha smesso di coagulare. L'altro giorno un gatto mi ha graffiata e mi sono incicciata il polpastrello dell'indice con l'ago grigio. Ho rischiato la trasfusione. Comunque alla visita medica dell'AIB hanno detto che sto bene. Il medico strabico, decrepito e sull'orlo di un ictus, dopo aver esaminato la mia spirometria da cavallo bolso e l'elettrocardiogramma da furetto affetto da feocromocitoma e dopo aver auscultato i miei polmoni sibilanti e rantolanti in preda a broncocostrizione asmatica ha decretato che sono sana, abile ed arruolata.
Forse il rigor mortis è la loro unica discriminazione tra "sano e arruolabile" e "non arruolabile".

giovedì 18 aprile 2013

giorno 3307

Finalmente primavera.
Fioriscono i tulipani, e io mi riempio di spirito artistico fotografico.

Tulip blossom by ~gattarandagia on deviantART

Fioriscono le graminacee, e io mi riempio di bubboni pestosi. Meno male che la loratadina c'è.
Trascorro le pause pranzo del lavoro n° 1 al porto di Salivoli a prendere il sole come una lucertola. Il primo giorno avevo la maglia con le maniche lunghe rimboccate. Risultato: braccia bicolor. Pensavo che la mia melanina fosse più pigra.
La primavera mi rende desiderosa di frivolezze. Ho comprato una rivista, una a caso. Mi è capitata fra le mani "Glamour". La mia frivolezza è sistemata fino al 2055, quando andrò in pensione (sì, come no). Cristo, che rivista penosa! Partiamo dal fatto che il sommario si trova più o meno a pagina 20, dopo una sfilza di pubblicità. Su un centinaio di pagine ho trovato solo due articoli vagamente interessanti. Il resto: pubblicità, culo sodi, jeans push-up, antirughe, antimacchie, anticiccia. La TV perennemente spenta protegge il mio ego già sufficientemente fragile.
Con questo caldo sono già in modalità mare-bagni-snorkeling. O si rimette a piovere o non garantisco di poter resistere al raptus di shoppinghite fulminante di comprarmi una fotocamera subacquea! E poi che voglia di cazzeggiare, dormire al sole come una gatta. Invece lavoro, lavoro, lavoro. Mi si stanno scaricando le batterie...

martedì 9 aprile 2013

giorno 3298

Di nuovo faccia a faccia con i miei gesti compulsivi.
Di nuovo si ricomincia.
Di nuovo ho davanti a me le pagine di un diario tutto da scrivere.
Ma quanto durerà prima di scivolare per l'ennesima volta? Oramai ho perso il conto, non so nemmeno più se certi successi sono accaduti realmente o se sono soltanto leggende.

hand by ~gattarandagia on deviantART

domenica 7 aprile 2013

giorno 3296

Da quando esiste Facebook farsi i cazzi altrui è diventato quasi banale. Una volta c'erano gli informatori speciali, le chiacchiere davanti alla macchinetta del caffé. Adesso ti sbattono tutto e subito in bacheca. E così ho scoperto che l'Alpaca ha piantato A., also known as la minestra riscaldata. All'inizio era quasi divertente, ma da quando lui ha cominciato a piangersi addosso senza dignità mi fa quasi pena e non me la godo più. Serena e Nico invece sono fidanzati ufficialmente. Vale a dire che si sposano. Stupore ed incredulità. Beh, li vedo bene assieme. Sono una di quelle coppie ben assortite, capaci di ridere assieme, ma anche di affrontare le difficoltà e la lontananza.
C'è chi si lascia e chi si sposa...e chi va avanti alla giornata.
Io sono giunta al giorno 19 progestinici-free.
E sto di molto bene.
Le sensazioni di inadeguatezza, l' impressione di ritrovarsi come un essere asessuato, i pensieri paranoici di non essere più amati, di non desiderare più. PUF! E' passato tutto in fase gassosa! Diario di bordo: sono tornata la cagna zoccola di un tempo. Hurrah! Esultino i miei fans!
L'unico inconveniente degno di nota è che stamattina mi sono guardata allo specchio e cosa ho visto?! un brufolo. sì. Proprio un brufolo. Sotto al mio naso. Chissà quanto sono cessa quando al lavoro mi alzo nel cuore della notte perchè mi portano un cane o un gatto da visitare. Però, sul serio, io non lo capisco dove le altre trovino il tempo per curarsi. Io avevo il mio buon proposito di rasparmi via i calli in vista dell'estate e dei miei nuovi sandali con la zeppa. Buon proposito che è stato momentaneamente accantonato per indisponibilità temporale.

-l'angolo di frEUd-
Ero incinta, e pensavo a come avrei fatto a tenere quel bambino, che non volevo. A tratti mi chiedevo se magari in realtà lo desideravo. Non rivelavo a nessuno di essere incinta, perchè prima del terzo mese non va detto.
Poi mi ritrovavo in un monastero, e assistevo ad una scena che doveva essere dei Promessi Sposi, anche se in realtà non accade niente del genere. La madre superiora, o una monaca, viene mandata via dal monastero. Attorno è tutto allagato, e lei si allontana camminando su una passerella costituita da libri vecchi e pesanti.

martedì 2 aprile 2013

giorno 3293

Sabato sono andata a fare una visita a domicilio a casa della pazza per vaccinarle il gatto, o meglio uno dei suoi mille mila gatti. La pazza è uno di quei personaggi che non dovrebbero mancare nel presepe di un piccolo paese: passato da prostituta, sforna figli a ritmo di coniglia che puntualmente gli assistenti sociali le portano via, ora sposata misteriosamente con un interdetto menomato mentale e rissoso, rissosa pure lei e passata alla storia per la zuffa con un'altra prostituta durante la quale si è difesa a colpi di borsetta contenente mattoni.
Ecco, io sono stata proprio da lei.
Al momento di inoculare il vaccino ha commentato: "Le ho anche io le siringhe, ma le ho nascoste perchè quello che prima viveva con me si faceva il latte in vena". Certo che se andavo a studiare Lettere Moderne mica mi sarei divertita così tanto!
Oggi sono andata zompettando in posta per aprire un conto corrente e per depositare la pecunia del lavoro n° 1 del mese di marzo. Soddisfazione. La pecunia del lavoro n°2 arriva al 10 di ogni mese, quindi manca ancora qualche giorno e forse riuscirò già a vivere l'ebbrezza del bonifico bancario. A marzo ho lavorato tanto, ho fatto un bel po' di sostituzioni, un'inseminazione artificiale e anche la famosa visita a domicilio...di conseguenza ho guadagnato come mai prima d'ora! E così, in ricordo dei vecchi tempi quando ero studentessa e attuavo il rinforzo positivo comprandomi qualcosa dopo un esame andato a buon fine, vorrei farmi un piccolo regalo. Pensavo ad un paio di orecchini eleganti, dato che non possiedo niente del genere. Sul sito di Swarovski ho visto qualcosa di interessante, ma non mi so decidere:
Angelic sapphire set

Orecchini Tranquillity

Oltretutto non so ben valutare il rapporto qualità/prezzo dei prodotti Swarovski: il cristallo è poco più che vetro, il materiale è quasi sempre metallo (raramente placcato oro) rodiato. D'altro canto sono oggetti molto luminosi e sberluccicosi. Credo che perlustrerò qualche negozio e li guarderò dal vivo cercando l'ispirazione divina.
Oggi i miei sono tornati a casa, e qui è tornata la quiete. Hanno portato una lieve brezza di novità, in altre parole il frigorifero che ci ha donato la zietta in preda ad un raptus di cambio cucina. Il vecchio frigo non funzionava più manco per un cazzo (10 gradi dentro e 12 fuori, cose così...), questo nuovo è grandissimo e freddissimo e ha tanto spazio freezer. Chi conosce l'argomento della mia tesi sa quanto conto sul congelamento! Il sistema nervoso dei miei è rimasto molto provato anche dal rubinetto della cucina che gocciolava senza speranza, così anche quello è stato cambiato! Probabilmente nella prossima puntata mi porteranno anche la vecchia lavastoviglie di mia zia... una lavastoviglie...[sospiro languido]...toglierebbe un po' di lavoro dalla mia vita di casalinga disperata che nei giorni lavorativi accumula piatti e tazze di caffé in attesa di trovare il tempo e le energie per pulirli!

lunedì 25 marzo 2013

giorno 3285

Ho passato l'ultimo week end a piede libero per il mondo. Mi ci voleva, finalmente, per tirare il fiato.
Sabato pomeriggio io e la dolce metà siamo andati a fare una passeggiata a Baratti, dopo molto tempo che non ci andavamo. Ci siamo seduti su un grosso tronco d'albero sulla spiaggia e abbiamo limonato selvaggiamente. "Ohhhh!!! Really love!", come disse il tedesco guardandoci alla stazione di Livorno anni addietro. Era anche da tanto che non limonavamo così. Dovremmo farlo più spesso... Più tardi siamo saliti a Populonia per una passeggiata tra i negozietti. "Il Pellaio"aveva dei portachiavi molto graziosi a forma di animaletti (vacche, tori, cavalli, giraffe, delfini...).
Domenica abbiamo zonzato per centri commerciali. Ho ceduto al consumismo e mi sono comprata un cellulare nuovo. Il mio Nokia, dopo una bella nuotata nella ciotola dell'acqua dei cani, si è riacceso, ma è come se il touch screen fosse sempre premuto, così la batteria dura al massimo 12 ore in stand by e quando telefono sembra di parlare con l'ECG di un paziente aritmico perchè si pigia da sola la regolazione del volume, pur essendo già al massimo. Volevo un cellulare che non costasse eccessivamente e che avesse su per giù le stesse caratteristiche del vecchio Nokia (in particolare lapossibilità di agganciarsi ad una rete wi-fi, grandiosa comodità!). Ho preso un Samsung S5570, viste le recensione e le opinioni in media positive che ho trovato nel web.

Stamattina ho sfidato il vento ghiaccio con la mia magnifica sciarpa lambswool scozzese ed il mio fedora VBE (Very Bucolic Events) per andare nell'uliveto con Hippy al seguito per fare asparagi. La ricerca è stata abbastanza fruttuosa, sebbene io nutra il forte sospetto che sia già passato qualcuno...
A proposito di bucolico la matrioska mi ha raccontato di un meraviglioso negozio a Sovere (BG), "Ol Feder" ovvero "Il pastore", dove mio papà ha comprato un tabarro in lana. E' un negozio molto particolare che vende capi d'abbigliamento della tradizione pastorizia, ma anche tessuti di qualità e ganci di chiusura per mantelli. Io ho trovato il sito internet e ho cominciato a sbavare.
In particolare per il gilet, perfetto per le passeggiate in campagna o nel bosco. Se fosse stato un poco avvitato sarebbe stato ancor più bello.

Anche il tabarro da donna mi fa sognare... ma temo che non mi starebbe bene e mi farebbe sembrare esattamente uno hobbit con addosso un mantello degli elfi!
Incredibile a dirsi ma pare che la matrioska sia riuscita a trovare una buona motivazione per farmi tornare a casa!

lunedì 18 marzo 2013

giorno 3278

La mia settimana da settantasette ore e trenta minuti lavorativi è finalmente giunta al termine. Col botto. Sabato si è sfiorata la rissa davanti all'Ospedale veterinario. Solita gioventù bruciata della discoteca accanto. Comunque nemmeno un cazzotto volante, che noia... Alle 4 ero sveglia. Lo schermo delle telecamere a circuito chiuso ed il riscaldamento si sono spenti. Grandioso, mi hanno staccato la corrente per venirmi a rubare gli stupefacenti. Così non è stato, ma il mio mal di gola non ha goduto della notte al freddo. La mattina ho telefonato ai titolari per chiedere come risolvere il problema. E' venuta una di loro che sapeva dove era il contatore esterno. Appena tornata la corrente ha telefonato una ragazza per il cane che vomitava, tra le altre cose, pezzi di stoffa. Il radiologico ovviamente non andava perchè il pc si avviava in modalità provvisoria. Tanto per gradire anche il pc dell'accettazione non si accendeva più, impossibile fare fatture. Ho richiamato i capi supremi, uno di loro è venuto in mio soccorso, ed è stato una manna dal cielo visto che in quel momento in ogni angolo del globo qualcuno si è svegliato e ha deciso che era tempo di portare il cane o il gatto dal veterinario.
Così io oggi ero uno zombie. Mi sono alzata a mezzogiorno, complice anche la pioggia là fuori che a me fa come il propofol. Mi sono dimenticata di andare in banca a chiedere informazioni sui conti correnti, sarà per domani...
Nel pomeriggio sono andata da una collega che mi aveva chiamata per fare un'inseminazione artificiale ad una cagna che non riusciva ad accoppiarsi con il maschio. Io mi cagavo letteralmente addosso temendo la figura di merda, temendo i litri e litri di liquido prostatico e i 3 spermatozoi in croce che nuotavano in questo oceano di terza frazione e il non sapere come fare a concentrare il tutto ad un volume maneggiabile. Lui è stato invece un cane bravissimo, si è lasciato fare, ha fatto un volume maneggiabile, gli spermatozoi c'erano, erano vivi e nuotavano... Lei è stata bravissima, un cane finto. In altre parole:è andato tutto sinistramente bene. Il che vuol dire che passerò i prossimi due mesi in bianco aspettando di scoprire cosa andrà storto.
Ciò nonostante sono tornata a casa felice e soddisfatta del mio lavoro. Era tanto che non mi sentivo così felice, a forza di non occuparmi di riproduzione avevo dimenticato quanto mi piacesse. Appena a casa mi sono messa a ricercare informazioni sul protocollo sperimentale di un farmaco per evitare il calore nella cagna, e anche questo mi ha dato delle grandi soddisfazioni, finalmente studiare per l'amore di studiare, non per sentirsi meno inadeguati nella vita di tutti i giorni!

Pare che il mio reso a Zalando sia andato a buon fine. Lunedì scorso ero nei paraggi della sede di Bartolini e così ho lasciato il pacco. Mercoledì ho ricevuto un'e-mail in cui dicevano che il pacco era arrivato e che erano stati versati i soldi sul mio conto paypal. In realtà fino a sabato non mi era possibile acquistare le zeppe estive perchè ancora di fatto il rimborso non era arrivato. Comunque tutto sommato sono passati 5 giorni dalla spedizione del reso (lunedì) al poter effettuare un nuovo ordine grazie al rimborso (sabato). Leggendo altre opinioni su Zalando ero abbastanza intimorita, soprattutto quando vedevo continuamente il credito paypal a zero. E ora spero solo che arrivino le mie zeppe da sfoggiare nel periodo estivo... dai che ho già iniziato a rasparmi via i calli per poterle mettere! : )

domenica 10 marzo 2013

giorno 3270

Buona domenica. Sono al lavoro, tanto per cambiare. E la situazione non può che peggiorare... pensi "ma tanto poi questa settimana mi riposo", controlli l'agenda, vedi che lavorerai per una media di 11 ore al giorno, di cui 24 filate solo nel prossimo week-end.
Almeno domani dovrei essere libera. Credo che chiamerò il corriere per organizzare la spedizione di un reso di Zalando, o eventualmente ce lo porterò di persona e ne approfitterò per un giro di shopping-rinforzo-positivo post 24 ore di lavoro, ne sento davvero il bisogno...
Il reso di Zalando consiste in un paio di Converse padded collar retro ski al posto di un paio di zeppe estive pagate 25 euro. Io ho il criceto encefalico molto lento, ci ho pensato solo dopo che sono una michiona e che potevo comodamente rivendere le converse su e-bay ad un prezzo stracciato e guadagnarci comunque. Accidenti alla mia stupidità!
Ieri sera io e il biotecnologo siamo rimasti a casa a guardare un film. Il tempo era così così, pioveva e non pioveva, e l'idea di uscire e trovare la desolazione ed il brutto tempo mi sconfortava un po'. Abbiamo guardato "Tutti i santi giorni", un film di Virzì. Al di là dei soliti stereotipi mi piacciono i film di Virzì, in particolare questo più o meno allo stesso livello di Ovosodo. Ne ho piene le palle delle storie d'amore degli adolescenti cretini che attaccano i lucchetti a destra e a manca, delle storie d'amore di quelli che non fanno un cazzo nella loro vita. In "Tutti i santi giorni" finalmente si vede una bella storia spontanea, autentica, con lui e lei che lavorano e si vedono poco. A dire il vero mi sono sentita un po' un'ameba. Solita mancanza della spontaneità e della leggerezza dei primi tempi in cui si stava assieme, quando tutto veniva da sè. Sarà la stanchezza del lavoro e degli impegni, sarà la pillola...chissà. Comunque dopo l'ennesima visita della mia amica Candida albicans ho deciso di smettere per qualche tempo. Il mio corpo tornerà ai suoi ritmi, più o meno regolari, ai suoi alti e bassi, ai suoi quadri ormonali...Il passare dei mesi non sarà più un consumare scatole... Però è stato bello poterlo mettere dentro senza interruzioni.

mercoledì 6 marzo 2013

giorno 3266

Come è ormai noto il mio week end inizia solitamente la domenica sera. E così, in vista della scadenza della smart box che mi ha regalato il fratellonzo per la laurea, io e il biotecnologo siamo stati via due giorni, destinazione Viterbo e dintorni. Ho lasciato India e Hippy dall'allevatrice, gatto Tigro in casa con scorte alimentari e idriche. Siamo partiti con la Lifa-mobile 2.0. Abbiamo fatto una prima tappa a Tuscania, una cittadina molto graziosa che si sviluppa su alcuni colli, con delle mura, varie chiese e scavi etruschi. Essendo lunedì gli scavi e le chiese erano chiusi, così abbiamo fatto solo una passeggiata per il borgo. Le pizzette e le focacce dei panifici erano già state razziate dai bimbetti in gita, così abbiamo pranzato con un panino con dello speck. C'era anche un kebab che avrebbe saziato la mia voglia di carne, ma questo era chiuso per trasferimento, dove non si sa. Solita sfiga.
Ciò che mi è piaciuto molto erano il tufo e la pietra ricoperti di licheni, ricordavano molto le vecchie chiese nelle campagne inglesi.






Nel primo pomeriggio siamo ripartiti in macchina alla volta di Viterbo. Il navigatore ci ha portati attraverso strade misteriose fino all'albergo, il Balletti Palace Hotel. Il personale ci ha accolti in maniera eccelsa, ci ha dato una mappa della città e ci ha spiegato la strada (brevissima) per arrivare in centro a piedi. Teoricamente nel pacchetto erano inclusi due biglietti per il museo della ceramica. Quelli dell'albergo non ci hanno dato nulla, ma noi non l'abbiamo nemmeno chiesto dato che non ce ne importava. L'albergo era un quattro stelle, ma solo di nome. Gli ambienti e le stanze non avevano niente di più di un tre stelle, senza contare che l'isolamento sonoro era nullo e sentivamo le altre persone nel corridoio o nelle stanze accanto che parlavano.
Abbiamo lasciato le valige in albergo, la macchina nel parcheggio (privato) e siamo andati a zonzo per Viterbo. Bella città, ben tenuta, con un bel po' di negozi (ma niente di interessante per me). Bellissimo il quartiere medievale, ben conservato e ben tenuto.

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Viterbo II by ~gattarandagia on deviantART

Passeggiando abbiamo fatto anche un giro perlustrativo delle pizzerie aperte tra le migliori segnalate su trip advisor. Essendo lunedì io temevo che molte fossero chiuse, invece stranamente molte erano chiuse la domenica sera.
Siamo arrivati al Palazzo dei Papi alla golden hour, che spettacolo!

Verso le 6 avevamo già finito di girellare, così ho proposto un aperitivo. Abbiamo cercato un bar un po' più popolato e ci siamo infilati in uno in via Marconi, dove in effetti era tempo di aperitivo e c'erano un po' di stuzzichini sul bancone. Per due spritz (un po' allungati a dire il vero...e con l'oliva dentro!), patatine, noccioline, olive e salatini abbiamo pagato sui 9 euro, mi pare.
Abbiamo cenato alla pizzeria "Al Monastero". Le mie ultime parole famose sono state "ma chi vuoi che ci vada a mangiare la pizza il lunedì sera?!", invece già alle 20 iniziava a riempirsi. La pizza era uno spettacolo. Nella foto non si vede bene, ma è sottile ed enorme, così enorme che la servono su due piatti affiancati, e c'è la possibilità di averla di due gusti. Abbiamo speso sui 24 euro per due pizze e due birre medie rosse.
Dopo cena eravamo KO, io con i pestini sfatti (mai più tacco 11, seppur il tacco più comodo del mondo), Leo con una sorta di sciatica...siamo tornati in albergo e abbiamo deciso sul da farsi per il giorno successivo.

La colazione era inclusa nel pacchetto smart box, e di quella non ci si può assolutamente lamentare: c'era di tutto, dal dolce al salato: succhi di frutta, torte, croissants, cereali, affettati, ricotta, uova sode, marmellatine, nutelline, latte, yogurt e chi più ne ha più ne metta. Fatto check out siamo andati a Civita di Bagnoregio. Molto carina, in gran parte tenuta bene o in rifacimento. Il biotecnologo dice che quando ci venne lui anni fa era solo in piccola parte ristrutturata. Fa piacere vedere che non tutte le bellezze in Italia sono lasciate cadere a pezzi.



A mezzogiorno avevamo già finito il giro a zonzo di Civita. Accidenti al nostro essere turisti sprint! La scelta a questo punto era tra Tarquinia e Orvieto. A dire il vero Orvieto non era assolutamente nei nostri piani, però era a circa mezz'ora di strada da Civita. Il biotecnologo non era mai stato in nessuno dei due posti, io sì ad Orvieto, e ho proposto quest'ultima meta. Per la strada è meraviglioso girare dietro la collina e trovarsi davanti all'altura. Sfortunatamente non ci sono foto perchè io ero intenta a guidare...
Abbiamo lasciato la Lifa-mobile 2.0 al parcheggio a pagamento, da cui si raggiunge la città mediante ascensori o scale mobili. Contrariamente alle previsioni meteo piovigginava. Ringrazio advantix per l'ombrello grande (e aggratis) che mi ha dato alcongresso di Milano e che più volte mi è stato utile. Io ho potuto sfoggiare il mio cappello VBE (Very Bucolic Events) anche se l'evento non era strettamente bucolico. Vi posso assicurare comunque che un fedora è quanto di più comodo possa esistere sotto la pioggia fine nelle giornate uggiose. Per pranzo cercavamo un kebab, ma niente di trovato ad Orvieto. Ci siamo fermati all'Oste del Re, un ristorante/focacceria piccolo ma addobbato in maniera interessante. Abbiamo preso due focacce ripiene, un po' care e gommose. Col senno di poi era meglio cercare un altro posto, magari meno tipico, ma probabilmente anche meno gommoso.



domenica 3 marzo 2013

giorno 3263

A questo punto, giunti al mese di marzo, possiamo pubblicare i vincitori del Chiave di Ricerca- Awards del mese di febbraio, con la gentile collaborazione di Shiny Stat.
alla posizione numero 10: "Pokemon di tipo acqua". Ero convinta che oramai i pokemon avessero seguito le orme dei dodo.
alla posizione numero 9: "Se la settimana bianca diventa una tortura". Non era il mio caso.
alla posizione numero 8: "Spiegazioni gioco gatta randagia". Incuriosisce anche me.
alla posizione numero 7: "Web cam canazei". Ci sono passata anche io. Si può guarire, credimi! pensa alla terapia di gruppo.
alla posizione numero 6: "In ornitologia a cosa serve l'erba mazzolina". Oggi pomeriggio so già che qualcuno telefonerà in ambulatorio e me lo chiederà. Come la storia della carpa che nuotava sottosopra e non moriva mai.
alla posizione numero 5: "Mungitrici luca catini". Bello sapere che la crisi non ferma l'imprenditoria nel settore zootecnico. ma chi vogliamo prendere in giro?!
alla posizione numero 4: "Razza fa pompino in classe". Ai miei tempi la lezione non si faceva negli acquari.
alla posizione numero 3 "Pantaloni velluto arrampicata". Tipo quelli di Mario. OLLALA' UH UH!
alla posizione numero 2: :"Veterinaria pompinara". Mi avete scoperta.
and the best of febbraio, alla posizione numero 1, is: "Veterinaria fa pompino a cavallo", che la dice lunga sul fatto che 'sta gente non ha mai visto il pene di un cavallo!

sabato 2 marzo 2013

giorno 3262

"Dottoressa, ho portato il cane a far accoppiare, e da allora è sempre agitato, fa fatica a fare la popò e la pipì. Cos'ha?"
"Beh,vista l'età, l'anamnesi a la sintomatologia potrebbe essere la prostata, comunque una diagnosi finale si può ottenere solo visitando il cane"
"Ah,ok. Che medicine posso dargli allora? Io nel frattempo gli ho dato due pasticche."
"Di cosa?"
"ah, boh. Ho buttato via la scatola"
-.-'

"Dottoressa, il cane di mia mamma saltando giù dal letto si è fatto male ad un'unghia e allora mia mamma povera santa donna l'ha portato dal macellaio sotto casa, sa quello che sta all'incrocio con via Tal De' Tali?!"
O.o
(poi ho scoperto che "il macellaio"era un collega)

Le telefonate in ambulatorio sono sempre qualcosa di incredibile. Inoltre spesso ci si chiede se le gente abbia mai frequentato la scuola elementare, scritto riassunti, imparato unpo' di capacità di sintesi. E invece no. E mentre cerchi di liberarti di loro la sala d'attesa si riempie di incroci cane/gatto/cavallo/struzzo (detti anche CAGACAZZO): metto il laccio emostatico
"beh, hai finito? hai fatto il prelievo? l'hai levato il sangue?"
"signora, non ho ancora infilato l'ago"
"CAYYYY!"
"OH, poverino... gli sta facendo male"
FANCULO. e meno male che per gentilezza l'ho fatta entrare mezz'ora prima che aprissimo l'ambulatorio. Se mi avessero dato un centesimo per ogni volta che ho trattenuto un vaffanculo a quest'ora sarei milionaria su un'isola dei Caraibi o in una casetta nel bosco in Norvegia.
Sì, amo gli animali ma odio i padroni. O almeno la maggior parte di loro.
Ultimamente ho desideri molto carnivori. Dall'inverno 2011 (tirocinio macello) ho preso l'abitudine di mangiare carne una volta alla settimana, però negli ultimi tempi ho davvero voglia di mangiarla più spesso... speck...prosciutto...scaloppine...tagliata...salsiccia... Passerà, nel frattempo faccio la carnivora. Che tanto, anche se la carne la mangi una volta alla settimana, troverai lo stesso un vegetariano pronto a rompere il cazzo al prossimo con la storia del mangiare-la-carne-zero-volte-alla-settimana-è-meglio-di-una! Intanto mi godo i miei stivali di pelle, e non ho sensi di colpa...il resto me lo sono mangiato! Quando poi inizierò ad amare le pellicce allora sì, comincerò a preoccuparmi.

-l'angolo di frEUd-
Cambiavo casa. Andavo a vivere con i miei genitori e mio fratello in un vecchio ospedale abbandonato. Si vedeva che era un edificio vecchio, ma non fatiscente. Ci spartivamo due piani con un unico grande stanzone e una mansarda, con una vista migliore ma più piccola. Mio fratello prendeva lo stanzone alpiano più basso, io quello al piano più alto e i miei la mansarda. Lo stanzone aveva alcune finestre molto grandi che davano su un cortile conuna fontana e delle aiuole. Il locale era davvero grande, e io pensavo a come arredarlo, volevo un letto matrimoniale accanto alla finestra e anche una cabina armadio, che tanto ci stava e pure abbondantemente.

Ho fatto un sogno simile anche qualche tempo fa. Sognavo di tornare a vivere con mio fratello e i miei genitori. Ci trasferivamo in una casa in Trentino, vicino ad un lago, e smettevo di lavorare e passavo le mie giornate a spasso con i cani per i prati e i boschi nei dintorni della casa.

lunedì 25 febbraio 2013

giorno 3257

Passo la serata sbirciando ogni tanto sul sito di Repubblica i risultati elettorali, per adesso sempre provvisori. La mia unica speranza è che non vinca lo psiconano, dopo tanto prenderci per il culo sarebbe inammissibile che ottenga la maggioranza. E' inammissibile che abbia ottenuto finora tutti quei voti, ma questa è un'altra storia... E' la storia della mamma dei cretini che è sempre incinta. Per i rimanenti partiti...beh, nessuna preferenza, nessuno proponeva qualcosa di veramente sensato ed utile.
Ho smesso di crederci dall'ultimo governo Prodi. E qui la drammatica confessione: Io non ho votato Berlusconi. Anzi, io non ho votato proprio. Offendetemi, me lo merito, lo so. Ma proprio non me lo sognavo di farmi 360 km (andata) + 360 km (ritorno) per tornare al luogo di residenza in Padanialandia e lasciare due schede bianche, il tutto ovviamente con la neve che imperversava e un turno al lavoro il sabato notte.
"Chi non va a votare perde il diritto di potersi lamentare dopo".
Come se cambiasse qualcosa.

Oddio, mi sento vecchia. giorno

domenica 24 febbraio 2013

gioro 3256

Ieri nevicava. Non avevo voglia di neve e di freddo, ma pare che i miei desideri non abbiano una grande influenza sulle condizioni meteorologiche. India e Hippy invece erano felicissime di correre nella neve. La adorano. Chissà perchè. Tirava anche il classico vento da girone dei lussuriosi. Come dire, nevicava in orizzontale o poco ci mancava.
Sono andata al lavoro e pioveva.
Alle 8 ha telefonato una signora dalla Calabria:
"Dottoressa, ho una gatta e quando le accarezzo la testa cerca di graffiarmi. Non l'ha mai fatto, perchè lo fa?". Se è uno scherzo telefonico impegnatevi di più. Prendete esempio dallo scherzo dello sciroppo per la tosse.

Stamattina, tornando a casa, nevicava di nuovo. Poi nel corso della giornata inspiegabilmente è uscito il sole e la temperatura si è rialzata quasi a 10 gradi. Io e la dolce metà nel pomeriggio siamo andati con India e Hippy a fare una passeggiata sulla spiaggia, sfidando i cumulonembi che incombevano dal largo della Corsica.


Ho realizzato che è una figata andare al mare con gli stivali di gomma: pestini mai insabbiati e possibilità di passeggiare sulla battigia incuranti delle onde. Hippy come al solito ha corso i suoi 20 km spostando legni e legnetti. India ha passeggiato nel suo tipico mood pacioccoso da cane pecora.
Hippy trasloco legname

India cane pecora

lunedì 18 febbraio 2013

giorno 3250

Oggi è stata una giornata di shopping, on line e on piazza. Mi sono alzata abbastanza presto, a quanto pare in genere 7-8 ore mi bastano a recuperare il sonno perso in una notte al lavoro in compagnia dell'effetto Somogyi di una cagna e della gioventù bruciata che frequenta la discoteca accanto, compresi i due della scorsa settimana che litigavano anche questo sabato notte... Ho portato con me Hippy e India perchè mi sentivo in colpa: da giovedì in poi lavoro sempre tanto e non le porto a spasso quanto vorrei. Siamo andate al mercato a Rosignano, dirette da subito al banco del cappellaio matto di fiducia. Volevo un cappello tipo fedora dalla linea country piuttosto che classica anni '50 per le mie passeggiate bucoliche o al mare d'inverno. E l'ho trovato subito! Colore oliva (mi piace,contrasta con il rosso dei miei capelli ed esalta il colore dei miei occhi), 100% feltro di lana, resistente all'acqua.

Il mio nuovo cappello VBE (Very Bucolic Events)
I cappelli sono accessori meravigliosi. E' un peccato che non vadano più di moda e che oramai li usino quasi solo i vecchietti... Vedo spesso cappelli sportivi con la visiera, che secondo me sono la cosa più triste del mondo se non su una tenuta assolutamente sportiva. L'ultima volta che sono stata in Trentino ho notato chegli autoctoni li utilizzano molto,soprattutto quelli tipo tradizionale locale. Un giorno voglio spalare anche io la neve in maglioncino e cappello alpino! Chiusa la parentesi della mia divagazione sui cappelli.
Abbiamo poi fatto un giro perlustrativo per i banchi del mercato alla ricerca di qualcosa di interessante. Ultimamente mi è venuta la fissa per lo stile country inglese, quindi aguzzavo la vista alla ricerca di una giacca in tweed, stivali di pelle marrone e cose così... nulla di che, ma siamo tornate ugualmente felici a casa. Io per il mio cappello e la passeggiata con India e Hippy, e loro per tutti gli odori che hanno sentito a spasso per la piazza.
Ultimamente sono davvero frivola. Sarà una reazione al rigore che mi impongo al lavoro? Nel tempo libero penso a cosa frivole, soprattutto cose frivole che vorrei avere... e così la wish list si allunga, vorrei una giacca di tweed, un giubbino scamosciato, degli stivali di pelle scamosciata, un silk epil nuovo, degli orecchini carini di Swarovski... cose così...

lunedì 11 febbraio 2013

giorno 3243

Da quando siamo tornati dalla montagna qualcosa è cambiato (in bene) fra me e la dolce metà. Ci sembra di essere tornati a 17 anni, quando non vedersi per un giorno sembrava una tortura ed eravamo appiccicosissimi e puci puci. La ragiona di ciò non si è ancora capita. Forse sono cambiati i ritmi, lavoro tanto nel week end e di conseguenza ci vediamo poco.
Giovedì e venerdì ho lavorato tutto il giorno in ambulatorio, così quando ci siamo visti il venerdì sera io ero già uno straccio.
Sabato mattina mi sono alzata presto per andare al corso sul sistema informatico dell'anagrafe canina. Iniziava alle 8.30. Ditemi se questa non è malvagità. Che poi chi l'ha tenuto era veramente penoso: spiegazioni ben poco chiare, fatte da burocrati che vivono fuori dal mondo reale, oltretutto impediti al computer che cercavano invano di fare dimostrazioni pratiche sul funzionamento del sistema.
Sabato pomeriggio sono stata a casa con la dolce metà, lui a studiare, io a cazzeggiare. Alle 20 ho iniziato il turno notturno all'ospedale (lavoro n°2), il mio primo turno notturno in solitaria, per fortuna tranquillo, ma non si può dire che fosse riposante. L'ospedale è accanto ad una discoteca, quindi dalle 23-mezzanotte hanno cominciato con il tunz-tunz-tunz  che faceva vibrare pure i vetri. In aggiunta i ragazzi parcheggiavano davanti all'ospedale, parlavano, urlavano, sgommavano... all'una mi sono alzata per fare una terapia. Alle quattro sono stata svegliata bruscamente da una ragazza che gridava e piangeva proprio davanti alla porta a vetri della stanza dove dormivo: "LASCIAMI! LASCIAMI QUI! ACCOMPAGNA DAVID A CASA E LASCIAMI QUI! NON HO FATTO NIENTE, VATTENE E LASCIAMO QUI". All'inizio mi sono spaventata e stavo per chiamare i carabinieri, poi ho sentito una voce maschile che cercava di rassicurarla e di calmare la pazza isterica. Io a quel punto avrei voluto accendere la luce e dire a voce alta "vai a casa con lui che ha la voce da bravo ragazzo, così ti levi dalle palle che qui si sta cercando di dormire!". In alternativa avrei voluto avere un gatto randagio ricoverato da lanciare in perfetto stile gattara pazza dei Simpson. Domenica mattina come se non bastasse sono andata a casa a prendere i cani e sono andata a controllare una cagna che forse avrebbe partorito mentre la padrona era in esposizione. Così domenica non ero uno straccio, bensì una mummia, cit. la dolce metà (la posizione a braccia conserte era solo un tentativo di disperdere meno calore...casa mia era glaciale!).
...E perchè siamo due appiccicosi oggi pomeriggio abbiamo studiato assieme. cuoric!

E no, se qualcuno lo sta pensando non è il clima di San Valentino che ci sputtana in neuroni.

sabato 9 febbraio 2013

Cronache di (quasi) una settimana sottozero: giorno 6.

Venerdì. Ultimo giorno sugli sci, nonchè ultimo giorno di vacanza, con nostro grande rammarico. Il must-do della settimana bianca in Val di Fassa e dintorni è il SellaRonda, ovvero il giro del gruppo del Sella sulle piste da sci e sugli impianti di risalita. Questo può essere fatto sia in senso orario (giro arancio) che antiorario (giro verde). Noi abbiamo fatto il giro verde.
www.piste-maps.co.uk

Abbiamo rinunciato allo skibus navetta per cercare di risparmiare tempo e per paura del troppo affollamento, dato che era una bella giornata di sole e che molto probabilmente in molti altri avrebbero avuto la nostra stessa idea. Così siamo andati in auto a Canazei e abbiamo lasciato la macchina al parcheggio del Lupo Bianco. Abbiamo preso lo skipass Dolomiti Superski e siamo saliti da Frataces al Belvedere e ancora a Sas Becé. Dalla cima siamo scesi fino a giungere ad Arabba. Siamo saliti fino a Col Burz, discese e impianti, discese e impianti fino a Corvara. Poco dopo mezzogiorno eravamo a Selva Val Gardena. Abbiamo pranzato al ristorante bar Dantercepies, lo stesso dove ci siamo fermati dutante il Sellaronda dello scorso anno. E' un edificio nuovo con un'intera parete a (quadrupli) vetri e che offre un panorama mozzafiato. Quest'anno era anche una bella giornata, quindi panorama splendido. Gli interni sono molto graziosi, in legno chiaro, e le seggiole hanno lo schienale con il foro a forma di cuore!

A Santa Cristina abbiamo fatto la pista Saslong. Non sentendoci molto in forma e non trovando la neve particolarmente bella non ce la siamo sentita di fare la nera e abbiamo così ripiegato sulla variante rossa. La rossa in realtà non era una passeggiata, specie nell'ultimo tratto, molto stretto, ghiacciato e levigato da tutti gli sciatori che c'erano passati prima di noi. La cosa bella è che alla fine si costeggia il Castello S. Cristina, ma lo si gode poco perchè non c'è molto spazio per fermarsi senza rischiare di essere travolti.
Wikipedia

Col senno di poi credo che la nera sarebbe stata per assurdo più facile perchè più larga e meno frequentata.
Intorno alle 15 avevamo finito il giro a Col Rodella ed eravamo di nuovo al parcheggio a Pian de Frataces, dove avevamo lasciato la macchina. La neve non bellissima non ci invitava a fare altre discese. Abbiamo caricato gli sci e gli scarponi in macchina e siamo andati a riportarli al noleggio (sigh!). In albergo abbiamo cominciato a vuotare l'armadio e a fare i bagagli (ancora sigh!). Ci siamo fatti l'ultima doccia tropicale e siamo scesi per l'ultima pantagruelica cena. Quasi quasi non ce la facevo più. L'ultimo giorno il mio stomaco ha sempre una capacità stranamente ridotta. In ogni caso sono riuscita a finire il timballo gratinato di polenta con salsiccia, funghi, speck e formaggio (già qui la vedevo dura...), la tagliata di cavallo con contorno di patate e lo strudel con crema guarnito con panna montata.
La serata si è conclusa con l'abituale partita a machiavelli e chiacchierando. Io e la dolce metà se ne avessimo l'opportunità ci trasferiremmo senza dubbio in Trentino. Altri non la pensavano come noi, sostenendo che c'è troppo freddo, che sentirebbero la mancanza del mare e che alla lunga la montagna verrebbe loro a noia.

...il mattino seguente (sabato) siamo ripartiti verso casa. E così si è conclusa questa settimana sottozero in Val di Fassa.