giovedì 26 giugno 2014

Giorno 3773

Di come ho deciso di andare in vacanza con i cani.

Ho smesso di tollerare il caldo e ho deciso: quest'anno montagna. Con I cani.
Sterminati prati verdi per camminare e correre. E cacche. Tante cacche. Di tanti animali. Che a India e Hippy piacciono un casino.

Poi ecco la nota dolente: la ricerca dell'albergo.
Almeno booking.com ha il filtro “animali ammessi”, quindi una buona scrematura si é fatta. Ma non pensiate che sia finita qui. Scartate le bettole e quelli che per 3 notti chiedono un rene e vostra madre dovrete contattare gli albergatori e chiedere conferma sul fatto che accettino animali e su quanta pecunia pretenderanno per ciò.
Quindi incontrerete 4 categorie di albergatori:
1) Quelli che “sì, accettiamo cani, ma solo al di sotto dei 3 kg”. Praticamente solo pantegane con problemi di tiroide.
2) Quelli che “sì, ma alla modica cifra di 270 euro a pelo al giorno” perché pisciano sui letti. Hem....quelli si solito si chiamano bambini.
3) Quelli che barely hanno mai visto un cane, forse in fotografia:  “ma com'é fatto? sono abituati a dormire al chiuso?”. Ho detto cani, non alpache.
4) Quelli che se ti capitassero in sala d'attesa al lavoro vorresti scappare dalla finestra del bagno “sìììììì!!! del pelosetti! Faranno amicizia con il mio cane ed il mio gatto! Per loro il soggiorno é gratuito!”, invece vedi le loro e-mail come un miraggio nella valle di lacrime del mancano-tipo-venti-giorni-alle-ferie-e-cazzo-io-non-ho-ancora-organizzato-niente.

Anyway alla fine abbiamo rinunciato alla Val di Fassa (sob!) e ripiegato sulla Val di Sole, che inizialmente mi lasciava perplessa quanto un paesino sfigato di una bassa valle bresciana. Poi però ho guardato le Dolomiti del Brenta, il Parco Nazionale dello Stelvio e mi sono convinta che forse non é così male. Certo, Canazei é n posto bellissimo la prima volta che lo vedi, con la neve e le lucine come Natale. Lo vedi la seconda volta e bon, la terza e bon, la quarta ti sei anche rotta I coyoti di 'sta pacchianata finta come le tette della sciura Susanna.

martedì 10 giugno 2014

giorno 3727

27
Here we are.
Mi sono presa una giornata libera, tutta per me. Un'ora della mia vita vale più di 6 euro, e oggi me ne concedo addirittuta 24.
Mi sono svegliata alle 5.30, pensando di fare la furba e andare a correre con il fresco. Ma stupida me non ho fatto i conti con l'umidità all'85%. Sapete, si sta di molto bene a letto con l'85% di umidità. Expectation/Reality Moment.

Quindi ora l'obbiettivo della giornata é mantenere una sbornia leggera e costante finché non vado a correre. Odio il giorno del mio compleanno, e le  cose che si odiano vanno affrontate solo in due modi:
a) con l'alcool
b) con le endorfine
Per adesso me la sto cavando abbastanza bene. Pure google mi ha fatto gli auguri.


 My lemon cake é in forno ad intiepidirsi (join the dark side, we have lemon cakes. cit.).

Now I am wondering about yesterday, today and tomorrow.
Una volta ero davvero divertente, cazzo se lo ero... Rileggendo i post di quando ero all'ultimo anno del liceo (una fossa biologica) ancora oggi rido fino a rantolare al suolo in preda a crampi dei muscoli addominali, e non c'é polase che tenga. 
Se ridevo così quando prendevo 4 in matematica cosa potrei riuscire a fare oggi? 
Once upon a time ero divertente, ma oggi ho fatto pace con me stessa. Passati i 25 un bel giorno ti svegli e fai brainstorming. Boom. Tutto ad un tratto non te ne frega niente delle gambe slanciate e della vita sottile delle modelle, smetti di sentirti inadeguata, smetti di sentirti inadempiente nei confronti del mondo. Per assurdo l'abbonamento in palestra ha aiutato molto in questo brainstorming. In palestra ti pesano e misurano la percentuale di grasso del tuo corpo. Sono magra, ancor più magra da quando mi alleno (tanto che il mio ciclo ha iniziato a fare il 2x3). Ma non avrò mai le gambe sottili delle modelle, ho le gambe di Usain Bolt, e io con queste gambe ci corro, ci cammino, ci lavoro, ci vivo. Forse a 25 anni ristabilisci le tue priorità, e sentirsi bene con se stessi é più importante di cercare di essere quello che non si sarà mai.

.....E domani, chissà se sarà davvero plan C.