lunedì 28 aprile 2014

giorno 3684

Domenica al lavoro ho passato una notte terribile. Forse la peggiore notte della mia vita. Tipo le notti all'ospedale universitario di SP, solo che a SP non eravamo soli, eravamo almeno in 3 ad aiutarci e supportarci. Invecedomenica ero da sola, era la seconda notte di turno di fila, ho avuto 3 urgenze e ho litigato con il personale della sicurezza della discoteca accanto che aveva chiuso il cancello del parcheggio e quindi i clienti con la cagna che stava male non sapevano come raggiungermi e i cretini che vanno in discoteca mi avevano posteggiato le auto davanti all'ingresso, quindi non riuscivo a passare con la barella. Spostare una cagna di 45 kg senza barella non é cosa semplice. Alle 4 e mezzo ero sempre sveglia ad intubare la cagna e cercare di fare una cazzo di rianimazione.
Alle 5 finalmente sono riuscita a sdraiarmi sul divano. Alle 6.15 due infermiere di una casa di riposo hanno suonato il citofono perché hanno trovato un gatto investito. Aveva un omero rotto, quindi avevo solo una vena cefalica disponibile per mettere l'agocannula. Just one chance. Ho tosato, messo il laccio emostatico, disinfettato. Una delle infermiere ha palpato la vena e ha detto "ma é minuscola!". Cannula andata, al primo colpo. Dio esiste. Loro mi hanno guardata come fossi stata Superman. Ma ero troppo stanca anche per un delirio di onnipotenza...

Inizio ad essere stanca di questa vita. Continuo ad amare il mio lavoro, ma non amo essere sfruttata, sottopagata e ritenuta inferiore da colleghi che fanno cazzate e che non hanno più amore per il proprio lavoro.
Io ed il biotecnologo stiamo pensando ad un plan C, come in Weeds, anche se la destinazione ancora non é stata decisa. Il biotecnologo, uomo razionale quando vuole, ha stilato una tabella per mettere a confronto tassi d'occupazione dei laureati, costo della vita e tassazione. Io sono solo in grado di pensare "Olanda, Amsterdam, canali, tulipani, biciclette, mulini a vento".
Per adesso ho confessato solo allo zione questa cosa del plan C. I miei sono ancora all'oscuro di tutto e credo ci resteranno fino ad un mese prima. Anche perché se poi plan C fallisce che figura becera ci faccio?
Il bello comunque é che la gente nasconde ai propri genitori che si droga, beve o fa cattive cose. Io nascondo ai miei genitori che sto andando con il biotecnologo da una madrelingua a fare conversazione in inglese. Oggi per me é stata la prima lezione. Assolutamente meravigliosa. Bellissimo il suo salotto, ricco di libri, con il caminetto acceso.

Al liceo odiavo correre i mille metri e odiavo le ore di inglese. Adesso corro fino a 9 km e vado a fare conversazione in inglese.
Quando inizierò a fare gli studi di funzione per noia però chiamate la neuro.

martedì 15 aprile 2014

giorno 3671

Domenica ero al lavoro ed ero carichissima, avevo una voglia di andare a correre che morivo e scalpitavo.
Lunedì mi sono alzata tardi e affamata, dovevo assolutamente andare a fare la spesa e nel pomeriggio sono dovuta tornare al lavoro. Corsa rimandata ad oggi.
Oggi mi sono alzata di nuovo tardi. Mi stavo per cambiare per andare a correre ma il cielo si é rannuvolato nel giro di 10 minuti ed é cominciato a piovere e a grandinare. Ma sì, é una cosa passeggera! Il bucato non lo riporto in casa, smette subito! Fatto sta che il bucato a quest'ora é steso e gocciolante. Io nel frattempo ho pranzato e non ci penso nemmeno per sogno ad andare a correre 10 km e vomitare la pasta con lo speck e gli asparagi selvatici.

Invidio quelle come Sara, che al mattino si alzano ad orari improponibili e riescono così a ritagliarsi quell'ora (se non quelle 2-3 ore) in più per incastrare ogni impegno, essere perfette e avere una casa perfetta.
Io no, non ci riesco, e non capisco se é l'energia che mi manca, se avrei bisogno di orari normali e di ritmi normali o se semplicemente non ho forza di volontà.
Sono troppo dura con me stessa? O sono troppo permissiva?
Trovare più tempo per fare più cose é farsi del bene o volersi male?
Le persone normali hanno mezzo sabato e la domenica liberi. Io no, io LAVORO il quei momenti, il mio week end di solito é il lunedì/martedì, e tutta questa gente impegnata che lavora mi mette ANSIA perché io non ottimizzo il tempo.

Io vorrei... vorrei essere una veterinaria migliore, avere un aspetto meno simile alla gattara pazza dei simpson, vorrei avere una casa più ordinata, vorrei imparare meglio l'inglese, vorrei imparare una nuova lingua, vorrei andare a correre tre volte alla settimana, vorrei portare più spesso i miei cani a fare lunghe passeggiate.

Peccato che le giornate abbiano solo 24 ore.

giovedì 3 aprile 2014

giorno 3659

Ieri sera io ed il biotecnologo abbiamo parlato lungamente.
Lunedì gli hanno comunicato che è stato preso per uno stage in Padania, durata 6 mesi. Doveva decidere se accettarlo o meno entro oggi. E' stata una serata delicata, in cui ho cercato di aiutare, incoraggiare, consolare e fare forza senza lasciar trasparire alcun suggerimento, alcun desiderio personale.
Lui ogni tanto piangeva, io poker face.
Io poi sono andata a dormire tranquilla, le endorfine post corsa sono meglio del Prozac.

Stamattina tuttavia il magico effetto delle endorfine era già andato a farsi fottere.
Andando al lavoro pensavo a quando mi sono trasferita in Toscana dopo 2 anni di rapporto a distanza. All'inizio era una benedizione, io ed il biotecnologo eravamo sempre assieme.
Poi é diventata routine, le occasioni per stare assieme diminuivano a causa dello studio o del lavoro.
Infine siamo arrivati al punto che quando capita una situazione eccezionale in cui siamo entrambi liberi comunque non ci mettiamo d'accordo per passare un pomeriggio assieme.
Alla luce della possibilità di rimanere single a tempo determinato per 6 mesi mi sono sentita veramente idiota e mi sono anche arrabbiata: siamo così vicini eppure ignoriamo la nostra fortuna. Niente é eterno, e appunto per questo dovremmo godercelo finché c'è.
Per il resto della mattinata non sono stata tranquilla, mi sentivo come lunedì e martedì: tristezza infinita al pensiero di mesi di lontananza, e nausea, tanta nausea al solo pensiero di quei mesi.
Verso la fine della mattinata ho addormentato un gatto (gatto Mario!), ho preparato il campo operatorio per la castrazione, mi sono preparata tutto l'occorrente, mi sono messa i guanti sterili e quando avevo il bisturi nella mano destra e lo scroto di gatto Mario nella sinistra mi é arrivato un messaggio. PORCAPUTTANAZUCCHINAIMPESTATAIMPAGLIATAIMPALATAIMBALSAMATAPRETEEPORCOILCLERO!
Così, con la morte nel cuore e l'ansia da pregnancy test in testa, ho detto ciao alle palle di gatto Mario e finalmente ho letto il messaggio del biotecnologo che mi diceva se aveva accettato o rifiutato lo stage.

mercoledì 2 aprile 2014

giorno 3658

Sono andata a correre oggi, dopo il turno di notte e dopo l'ora di sheepdog con Hippy.
Non sono partita molto convinta di fare molto. 
"arrivo fino all'agrifoglio (2,5km), poi torno indietro"
"dai, arrivo fino alla curva in cima alla salita"
"altri 500m e torno indietro"
"a questo punto arrivo alle Cannelle"
Ed é così che la situazione mi é sfuggita di mano e ho fatto i 10 km secondo Google maps, che se la litiga con i 9,3 km di Runtastic, che però ha fatto un tracciato GPS stratagliando le curve come facevo io alla prova dei 1000m al liceo.

Così, dopo 10 km, ho riconquistato la mia vescica al piede destro, la mia capacità di guardare il presente, il passato ed il futuro con un'espressione serena ed ebete sul volto e la mia pace con l'Universo.

Gli ultimi due giorni sono stati pessimi e sono culminati con una notizia abbastanza destabilizzante, ma si vedrà cosa verrà confermato. Per adesso posso dire solo che non sarà così terribile se avrò sempre a portata di mano un treadmill.

martedì 1 aprile 2014

giorno 3657

Demotivation mode ON.

In questi giorni sono un tripudio di indolenza e mestizia allo stato puro.  Ieri ho dormito fino a mezzogiorno passato e non sono andata a correre. Mi ero ripromessa di farlo oggi ma proprio zero voglia, ho dormito fino alle 11 per poi trascinarmi rantolando verso una tazza di caffé.
Non ho entusiasmo, non ho voglia di fare, e quel poco che faccio lo faccio stancamente. E non so perché, quindi non so come uscirne. E come se non bastasse sento le compulsioni salire.
Inspira.
Espira.
Inspira.
Espira.
Inspira.
Espira.
Ok. meglio.

In questo periodo mi sento sola. Io ed il biotecnologo stiamo guardando le puntate di Sex and the city in lingua originale e m'é presa la nostalgia di quando io, Serena, Sara e Marina eravamo assieme, eravamo unite, ci ritrovavamo a parlare, condividere, dormivamo assieme.
Io sono pessima per le amicizie, non ho ancora capito perché non funzionano, non capisco come farle funzionare.
E' tutto così complicato. Ci vuole il giusto tempismo, due persone al momento giusto, con i giusti interessi, bisogni compatibili, ma soprattutto la voglia di stare assieme.
Ho pensato che potesse funzionare con Serena2. Siamo entrambe bucoliche, entrambe "atipiche" per la gente di qui, ma manca qualcosa, forse semplicemente il tempo o la voglia di vedersi. Se sei un uomo é facile rivedere gli amici, anche solo per una partita a calcetto. Se sei una donna e lavori devi incastrare il lavoro, la casa e le varie incombenze con le amicizie. Da adulti diventa tutto più complicato, entrano in gioco altre situazioni, emozioni, priorità.
Sono inoltre rimasta delusa da come si é comportata ultimamente per il pennuto che stava male. Ecco, a 15 anni pensi solo ad uscire, divertirti, bere, ballare, uscire coi ragazzi. A 26 anni pensi alla tua professione, alla tua serietà, alle tue abilità, alla fiducia che il cliente ha in te. E resti deluso se il cliente é un'amica. Dovremmo fare come gli psicologi, niente rapporti personali tra professionista e paziente.