lunedì 3 giugno 2013

giorno 3353

Sabato notte al lavoro. Ore 3.
Rumori fuori dalla porta. Dormiveglia. Qualcuno parla al telefono a voce alta proprio davanti alla parete a vetri della stanza in cui dormo.
"Cosa dovrei fare? venire a vivere a Ivrea con te? Di cosa vivo? dei soldi che ho fatto a Ibiza? Quei soldi che mi bastano per andare avanti un mese...e poi? di cosa vivo? E allora? Lo so che sei stata con un altro. Vogliamo finirla qui? Vogliamo finirla così? Ci lasciamo?... ma io TI AMO! TI AMO!".
Suonano il citofono. Una, due volte, con insistenza. un'urgenza. Mi figuro il gatto investito e spiaccicato, il cane in fin di vita. Mi si stasano le coronarie, balzo in piedi, rispondo al citofono ma nessuno mi risponde. Allora corro alla porta, apro, chiedo che è successo.
Al cancello c'è l'australopiteco scoppiato con il cellulare in mano: "hemmmm...scusami...non mi ero accorto di essermi appoggiato al citofono".
"TESTA DI CAZZO, SEI PROPRIO UNA TESTA DI CAZZO!".
E se potessi stilare una lista delle persone da escludere dalla riproduzione e da sottoporre a castrazione tu saresti in cima alla lista.
Tornata a dormire però mi sono messa a ridere da sola ripensando a quella barzelletta in cui un ragazzo e una ragazza escono a cena e poi davanti alla porta della casa di lei c'è un po' di tira e molla perchè lei gli vuole fare un pompino ma lui è un po' preoccupato che i genitori li possano scoprire. E propio allora il padre di lei risponde al citofono: "Maria, sali e faglielo questo pompino, che almeno la smette di stare appoggiato al citofono!".

Le scarpe figherrime ordinate su Zalando la scorsa settimana le ho fatte spedire a casa del biotecnologo, che giusto mezz'ora fa mi ha scritto si Skype che il pacco è giunto. Visto il precedente gli ho detto di aprire il pacco per controllare che avessero spedito le scarpe giuste e del numero giusto.
Ha aperto in direttissima:

Ho urlato. Ma non di piacere. No. Era più un misto disperazione-rabbia-frustrazione-raptusomicida-sconforto di vedere che il mondo è popolato di deficienti incompetenti incapaci di ficcare in una scatola una scarpa destra e una scarpa sinistra dello stesso numero per poi spedirle alla persona che le ha ordinate.
Sul serio. E' davvero così difficile? ma c'hanno i macachi al reparto spedizioni?
Sono basita.
Mai più Zalando.
Mai più.

Nessun commento:

Posta un commento