Nulla di nuovo dal fronte, o almeno non molto.
La scorsa settimana Francesco si è fatto sentire e l'ho invitato a cena da me. Mi ha fatto piacere rivederlo dopo un anno, avere un ospite a cena, un po' di compagnia non animale (rutto libero a parte). Non mi monto la testa, comunque. So che per il resto è il solito bidonaro inaffidabile.
Ho ricominciato a lottare contro le mie compulsioni. Sono laureata e abilitata, le mie ansie dovrebbero essersi ridotte, eppure mi ritrovo allo stesso punto di quando avevo 19 anni, ero all'ultimo anno del Liceo ed ero distrutta dal senso di inadeguatezza in tutto ciò che facevo, dalle analisi di funzioni al guidare l'auto. Oggi ho imparato che molte persone si dimostrano più capaci di quanto non siano, cercano di prendere tempo, non partono che le risposte pronte... Anche la Fornero è arrivata fin qui senza avere una cazzo di idea di come si faccia a fare il Ministro. E' l'unica ragione per cui la stimo.
Sto passando giornate intere nella nullafacenza. Una parte di me non si alzerebbe nemmeno dal letto al mattino, l'altra cerca di imporre buone iniziative come studiare o andare inambulatorio per la gloria. Perchè deve essere così difficile fare tutto? Perchè deve essere sempre una lotta interiore? perchè non posso tornare a fare le cose con spontaneità come la passata estate?
Stamattina avevo voglia di andare a fare una bella corsa con Hippy, ma nulla di fatto (ho i polpacci distrutti già adesso). Siamo alle porte di dicembre, e come ogni volta mi riprometto di arrivare più preparata fisicamente alla settimana bianca. Detto e mai fatto. Pappamolle che non sono altro.
Ciao Lifa!
RispondiEliminaGuarda l'ansia, almeno secondo la mia esperienza, non farà altro che aumentare andando avanti con l'età, questo non vuol dire che dobbiamo esserne schiacciati sempre e comunque e dovunque, anzi, crescendo aumentano anche i mezzi per affrontarla.
Poi però si aggiungono le rotture di palle, come appunto "lavorare per la gloria", che io invece chiamo "schiavitù legalizzata", ma già riuscire a dare un senso alle proprie giornate è una gran cosa (purtroppo ho affrontato -e affronterò, ohimé, perché i contratti a progetto sono così) la disoccupazione e capisco quanto sia frustrante a volte non avere altro da fare che starsene a casa a grattarsi gli zebedei (io in quei momenti art attackizzo).
Resisti, sei una veterinaria, ed oltre ad amarti per questo sappi che hai tutte le carte in regole per ottenere un lavoro con i così detti.
P.s: I tuoi capelli rossi. Bellissimi. Splendavigliosi. Fantastici.
Oh! contratti a progetto! so che poco importa, ma almeno sono contratti! nella mia idea di "lavorare per la gloria" non c'è nemmeno un contratto... anzi, a dire il vero i veterinari che se la passano meglio sono quelli che figurano come collaboratori con partita IVA.
RispondiEliminaP.s: I miei capelli rossi, 7/43 alias biondo rame dorato :D (grazie!)