lunedì 20 gennaio 2014

Cronache di una settimana (quasi) sottozero: giorno 3.

Ho iniziato la giornata con una colazione degna di fogna: croissant, plum cake con gocce di cioccolato, nutellina, yogurt (quello buono, denso, che fa "SPLAT!" quando capovolgi il cucchiaio), succo d'arancia e caffé.

Il bioteconologo aveva il ginocchio che ginocchiava poco, così siamo andati in macchina a Pian Frataces a Canazei, almeno si evitava un po' di discese. Il parcheggio era incredibilmente sgombro, c'erano pochissime auto posteggiate e abbiamo trovato posto proprio di fronte alla cassa dei pass.
Abbiamo fatto lo skipass Fassa, 39 € che erano 37€ lo scorso anno.

Abbiamo fatto un paio di discese nelle piste di Col Rodella, poi siamo andati al Belvedere per ricongiungerci con il resto della compagnia, che invece era arrivata a Canazei passando dal Buffaure e dal Ciampac.
Il cielo nuvoloso ad un certo punto si é aperto ed é uscito un po' di sole. Spettacolo.


 Abbiamo pranzato al bar/ristorante del Lupo Bianco con l'affezionatissimo panino di farina grezza con speck e fontina. Quest'anno ho sfruttato la connessione free wi-fi del Lupo Bianco. Non ricordo se c'era anche lo scorso anno. Comunque a seconda del tavolo a cui ci si siede non c'è moltissimo segnale, e comunque, cosa stranissima, da cellulare potevo andare solo su Facebook, niente Twitter ne' Istagram.
Parzialmente social, direi

Dopo pranzo il cielo si era richiuso ed é scesa la nebbia. Abbiamo fatto altre due discesine sminchie, poi ci siamo avviati verso l'albergo: dal Belvedere siamo scesi fino nel centro di Canazei seguendo la pista del bosco, al termine della quale ci si mettono gli sci in spalla e si scarpina verso la fermata skibus di fronte alla stazione degli ovetti per Col Rodella. In alternativa dal Belvedere si  può raggiungere Canazei con gli ovetti evitando la passeggiata con gli scarponi da sci. Secondo me almeno una volta va provata la pista del bosco. Tecnicamente non é niente di eccezionale, ma adoro le piste circondate da alberi e questa sbuca in un angolo pittoresco di Canazei. Da Canazei abbiamo preso lo skibus diretto a Penia e siamo scesi ad Alba, dove parte la cabinovia del Ciampac. All'arrivo della cabina ci siamo rimessi gli sci e subito sulla sinistra abbiamo preso la seggiovia 132 per Sella Brunech, siamo scesi fino a Val Giumela seguendo la pista 12 (si pelava di freddo, nevicava, c'era la nebbia e si vedeva a stento la pista) e quindi siamo risaliti con un'altra seggiovia, la 207, su Col de Valvacin, sulla sommità della skiarea del Buffaure, da cui si scende e si arriva a Pozza di Fassa.

modificata da http://www.visittrentino.it
In albergo mi sono rifocillata a forza di troiai (fogna...) e mi sono fatta una bellissima doccia fotonica caldissima (sì, scorre sangue di drago nelle mie vene e se faccio i test di facebook risulta che in Game of Thrones sarei Daenerys).
Prima di cena io ed il biotecnologo siamo andati rapidamente al noleggio sci perché uno dei miei attacchi si chiudeva con estrema difficoltà e poi in farmacia. Siamo rientrati in albergo giusto giusto per la cena (crespelle con zucca e funghi, gulash con riso pilaf, crema catalana...yummi!).

La sera siamo andati tutti assieme allegramente allo stadium Aloch a vedere lo spettacolo di free style, intermezzato quest'anno da dimostrazioni di atterraggio perfetto con parapendio senza mietere vittime tra il pubblico e senza restare appesi ai cavi della seggiovia. Appuntamento immancabile: il vin Brulé degli alpini, una delle pagine più felici della storia del mio alcolismo.


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